“La denuncia della Presidente della Camera, Laura Boldrini, delle gravi minacce ricevute via web unite a insulti e ingiurie anche pesantemente di genere suscitano profonda indignazione. Totale solidarietà alla terza carica dello Stato e alla Onorevole Boldrini e un invito a tutte le autorità competenti ad agire secondo quanto già prevede la legge per i reati di minaccia, ingiuria, intimidazione, insulto e offesa alla persona.
La riflessione sul web, e su quanto circola in rete, deve suscitare un nuovo impegno culturale che attraversi tutta la società civile a partire dalla scuola per promuovere il rispetto della persona in tutti i suoi valori e per sconfiggere alla radice qualsiasi forma vecchia o ‘rinascente’ di violenza a sfondo razzista, sessista o per indicare come nemici da abbattere persone o gruppi a seconda della loro appartenenza religiosa. Il mondo della stampa una volta di più è chiamato a rimarcare la differenza professionale che sta nella qualità del giornalismo etico e delle carte deontologiche fondate sul rispetto di tutti i diritti umani. Chi pensasse però che la denuncia della Presidente Boldrini possa essere utilizzata per ‘accompagnare’ nuovi tentativi di bavagli alla stampa, sbaglierebbe perciò indirizzo e andrebbe fuori tema.”
BOLDRINI: GIULIETTI, NON SI USINO PAROLE BOLDRINI COME PRETESTO PER BAVAGLIO
"Siamo solidali con la presidente Boldrini e con tutte le donne e gli uomini aggrediti diffamati, sfregiati dentro e fuori la rete e non vi è dubbio che di questi temi si possa e si debba discutere; serenamente altra cosa invece sono quelli che fanno finta di non capire e usano le parole della presidente per rilanciare l'idea di leggi bavaglio che non possono e non debbono passare in un paese che per altro continua ad occupare una posizione disonorevole nelle graduatorie internazionali in materia di libertà dei media". E' quanto afferma in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti. Da www.articolo21.org 3 maggio 2013