Si è spento nella notte, all'età di 81 anni, Alfio Cavoli, scrittore e studioso di tradizioni popolari, della Maremma.
Cavoli è morto in una clinica romana dove qualche tempo fa si era recato per farsi operare alle carotidi. Nato a Manciano nel 1927, è stato insegnante di scuola media per 40 anni, ricoprendo anche l'incarico di consigliere comunale e assessore alla cultura del comune nel quale era nato. Giornalista pubblicista, ha collaborato al Tirreno per 40 anni, a Paese Sera, a Toscana Qui e a numerosi altri periodici. La sua bibliografia riconosciuta a livello internazionale consta di 45 volumi di storia e tradizioni popolari della Maremma. Dalle gesta dei briganti, alla pirateria, alla storia etrusca, all'arte, al folclore. E ancora al paesaggio, ambiente e biografie. È stato membro della Società Storica Maremmana, ha collaborato al suo Bollettino. Ha partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive nazionali. Ha svolto anche l'incarico di consulente storico per il cinema nei film i "Banditi della Maremma tosco laziale dell'800" di Sergio Rossi (1986) e "Tiburzi" di Paolo Benvenuti (1996). (AGI)