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Osservatorio sui media 02 Mag 2011

Notzie da Lsdi.it, Wikileaks: le debolezze della stampa italiana

Mentre l’informazione in tutto il mondo,  la sera di domenica 24 aprile, lavorava sui files diffusi da Assange su Guantanamo e molti quotidiani, anche europei, erano riusciti ad uscire con la notizia in grande evidenza in prima pagina, in Italia ifino alla metà mattinata del giorno dopo (eccezion fatta per Il Post),  regnava il silenzio assoluto dopo più di 10 ore dalla diffusione della notizia

Mentre l’informazione in tutto il mondo,  la sera di domenica 24 aprile, lavorava sui files diffusi da Assange su Guantanamo e molti quotidiani, anche europei, erano riusciti ad uscire con la notizia in grande evidenza in prima pagina, in Italia ifino alla metà mattinata del giorno dopo (eccezion fatta per Il Post),  regnava il silenzio assoluto dopo più di 10 ore dalla diffusione della notizia

– La conferma ulteriore di una condizione di debolezza che emerge con nettezza da una tesi che una studentessa padovana ha dedicato a una analisi approfondita del sito di Assange e a un confronto fra New York Times e la Repubblica sul modo con cui era stata seguita la vicenda del Cablegate – Secondo l’ autrice, in sostanza, sulla stampa italiana ‘’i fatti sono stati spesso banalizzati nella loro portata, quando non contaminati dalle diverse posizioni e opinioni politiche. Il  disarmante risultato è stata l’assenza nel panorama italiano di una fonte autorevole che si elevasse al di sopra di schieramenti o ideologie e che premiasse un’informazione di qualità’’ – Il lavoro, che Lsdi pubblica, documenta la nascita di Wikileaks, il suo funzionamento e la storia degli uomini e delle strutture che lo sostengono. Basandosi su una serie di dati e di testimonianze che, nonostante la notorietà della vicenda, sono ancora poco noti
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Giornalisti ed editori

Si accende il dibattito dopo la lettera aperta (''Sicuri che lo scontro frontale con gli editori sia pagante? '' ) inviata da Marco Renzi, della redazione di Lsdi, al presidente nazionale dell’Ordine,  Enzo Iacopino, dopo un incontro al Festival di Perugia

Giornalisti/1: Iacopino, nessuna tregua agli editori ‘’ladri di verità e di sogni’’

Il presidente dell’ Ordine replica alla lettera aperta pubblicata qualche giorno su  Lsdi (‘’Sicuri che lo scontro frontale con gli editori sia pagante?’’), a commento di un dibattito svoltosi al Festival di Perugia – Sentendo uno strano clima nei confronti dell’ Ordine e della Fnsi, racconta Iacopino, avevo ‘’sentito il bisogno di affermare che era bene chiarire chi è il nemico: gli editori’’ – In questa vicenda, secondo il presidente dell’ Ordine,  ci sono in campo due parti: una i giornalisti, in particolare i più giovani; l’altra gli editori, impegnati solo in logiche mercantili – ‘’Non mi chieda, né lei né altri, di stare in mezzo. La mia scelta è netta ed è con i primi, non perché sono gli ultimi (non mi condiziona il mio essere cattolico) e neanche per una logica di casta. Ma per ragioni morali’’ – Il presidente della Fieg, Carlo Malinconico, osserva Iacopino, ‘’parla solo e sempre di soldi, in tutte le occasioni. E’ stato inutile chiedergli una presa di distanze da quanti tra gli editori si comportano in maniera scorretta. Inutile. Per il presidente della Fieg non è mai ‘la sede giusta’ – E allora, conclude Iacopino, ‘’la strada è quella: gli editori vanno colpiti nel portafogli. E’ la sola musica che sono disposti ad ascoltare’'
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Giornalisti/2: Pasteris, non condivido molte cose di Iacopino, ma accettare la sfida della discussione è un grande passo avanti

E’ cosa positiva che finalmente si affronti “a cielo aperto” le tematiche del precariato e della legalità del giornalismo italiano. Per quanto non personalmente non possa condividere diversi aspetti dell’intervento del presidente ODG Iacopino occorre riconoscere che rispetto al recente passato si è fatto un salto quantico in avanti
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Media e potere

Uzbekistan, il rischioso mestiere di giornalista in un paese al 163° posto della classifica di Rsf

Alla vigilia del 3 maggio, Giornata internazionale della libertà di stampa, pubblichiamo una analisi di Valentina Barbieri sulla situazione dell’ informazione in Uzbekistan, uno dei paesi dove il giornalismo indipendente (come il lavoro degli attivisti per i diritti umani) è sempre più rischioso – Dal 2005, dalla rivolta nella città di Andijan, è prevalsa una linea sempre più dura –Un rigido controllo anche su internet, attraverso l’ ente governativo per le comunicazioni – Il controverso e interessante caso dell’ impennata di Twitter
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Giornali

Più di 100.000 abbonati all’ edizione online del New York Times

A un mese dall’ avvio del pay wall, il traffico sul sito è calato di circa il 15%, ma nello stesso periodo sono aumentati gli abbonamenti all’ edizione cartacea
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La Rete


Donazioni per un milione e 331 mila euro a Wikileaks nel 2010

Le spese sono state pari solo a 401.000 euro – Il bilancio 2010 nella relazione della Fondazione tedesca che cura la raccolta dei contributi per il sito coordinato da Julian Assange – Gli italiani all’ undicesimo  posto fra i donatori
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Bufale giornalistiche e macchine da scrivere

Pino Bruno propone nel suo blog delle riflessioni interessanti sulla diffusione di notizie false anche su siti normalmente “autorevoli”
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Giornalismo e giornalismi

Online e giornalismo economico, i Pulitzer confermano le nuove tendenze

L’ assegnazione del premio Pulitzer per il ‘’National Reporting’’ a ProPublica, un sito online di giornalismo investigativo, ha segnato una svolta nel mondo dell’ editoria e del giornalismo digitale - Ma la giuria ha assecondato anche la crescente importanza che il giornalismo economico sta registrando in America - Ed è significativo che anche il reportage di ProPublica a cui è stato assegnato uno dei  premi principali sia di ambito economico: “The Wall Street Money Machine’‘, di  Jesse Eisinger e Jake Bernstein
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L’ informazione iperlocale delude anche il Guardian

Dopo la rapida implosione del tanto strombazzato sito di informazione TBD (che copre Washington), e di altri siti analoghi che lo avevano preceduto, una ulteriore conferma viene dal Guardian.- A due anni dall’ avvio il progetto di informazione iperlocale del Guardian sembra infatti essere ormai arrivato alla fine
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Giornalismo: su ”Problemi dell’ informazione” la ricerca di Lsdi sul lato emerso della professione

L’ ultimo numero della rivista edita dal Mulino e diretta da Angelo Agostini pubblica la parte centrale di ”Giornalismo, il lato emerso della professione”, la ricerca sulla condizione dei giornalisti italiani ”visibili” realizzata da Lsdi.
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