E' accaduto a Poggioreale il 30 settembre scorso. Giuseppe Piccolo, operatore di ripresa di SkyTg24, è stato violentemente malmenato con calci, pugni e testate al volto mentre stava riprendendo con la telecamera le immagini di un omicidio di camorra.
E' stato aggredito e malmenato dai familiari della vittima. Il pestaggio è avvenuto in presenza dei carabinieri che sono intervenuti per fermare i suoi due aggressori. L'operatore di SkyTG24 era insieme ad altri colleghi. Stavano riprendendo l'ingresso dell'abitazione in cui i killer hanno ammazzato sull'uscio di casa Raffaele Costagliola, 24 anni, che è deceduto all'istante colpito da due proiettili. (a.ca)
CATANIA:IL DIRETTORE DI ‘SUD’:‘FORSE SCRIVIAMO TROPPO DI POLITICA”
HA RICEVUTO UNA LETTERA MINATORIA: “SMETTILA O TI TAGLIAMO LE MANI”
OSSIGENO – CATANIA, 10 ott 2011 – «Smettila di scrivere o ti rompiamo le mani». Il messaggio anonimo, composto con caratteri ritagliati da un giornale, le è arrivato a casa in una busta con l’indirizzo vergato a mano. Fabiola Mani, 29 anni, direttrice di “Sud” , quindicinale free press di Catania, lo ha ricevuto mercoledì 28 settembre.
LEGGI l’intervista di Giorgio Ruta a Fabiola Foti
DESTRA ESTREMA MARCO PASQUA: “SE MI MINACCIANO IO LI DENUNCIO”
PARLA IL GIORNALISTA AL QUALE UN MOVIMENTO DI ESTREMA DESTRA HA PROMESSO UN CAPPIO AL COLLO
OSSIGENO – Roma. 3 ott 2011 – Il giornalista che documenta discriminazioni e ingiustizie deve mettere in conto critiche, commenti pesanti, perfino insulti. Basta navigare un po’ in rete per vedere come vanno le cose. Finché ci si ferma agli insulti, dice Marco Pasqua, bisogna farsi animo e pensare che anche questo fa parte degli inconvenienti del mestiere del giornalista. Ma le minacce sono un'altra cosa. Bisogna prenderle sul serio, considerare chi le formula e denunciarle.
LEGGI l’intervista di Emiliano Maini a Marco Pasqua
CASTELLAMMARE/METROPOLIS NON ARRETRA DI FRONTE A MINACCE
PARLA IL DIRETTORE – TENSIONE E STRASCICO DI POLEMICHE DOPO IL RAID
OSSIGENO – Castellammare di Stabia, 10 ott 2011 - Dopo l’aggressione di sabato 1 ottobre e il raid camorristico nelle edicole che ha impedito la vendita del giornale, Giuseppe del Gaudio dice: “Siamo nel mirino ma non ci faciamo intimidire. Noi siamo giornalisti e facciamo il nostro lavoro di giornalisti. Raccontiamo i fatti che accadono e continueremo a farlo anche di fronte alle minacce”. Il raid del 1 ottobre che ha impedito la vendita del quotidiano nelle edicole ha suscitato iniziative di solidarietà e ha riacceso polemiche. In particolare il sindaco Luigi Bobbio, che guida un’anniministrazione di centrodestra, si è rifiutato di dare la sua solidarietà a Metropolis accusando il giornale di essere fazioso e prevenuto nei suoi confronti. Gli esponenti del Pd invece hanno manifestato solidarietà a Metropolis promuovendo il girono dopo una distribuzione del giornale bloccato con le minacce. Poi, sabato 8 ottobre, mentre organizzavano la Festa Democratica, c’è stato un episodio che ha portato la tensione alle stelle durante il quale un giornalista free lance, Genny Manzo, ha subito minacce verbali.
LEGGI l’intervista di Arnaldo Capezzuto
LEGGI Gli incidenti a Castellammare intorno al palco della Festa Democratica
PIGNATARO/IL BOSS LIGATO VOLEVA UCCIDERE ENZO PALMESANO
DEPOSIZIONE DEL ‘PENTITO’ PETTRONE A SANTA MARIA CAPUA VETERE
Ossigeno – Pignataro Maggiore (CE) - Il boss Pietro Ligato “voleva uccidere il giornalista Enzo Palmesano” per i suoi articoli sulla situazione di Pignataro Maggiore che “davano fastidio alla camorra” ed in particolare al clan Lubrano-Ligato. Lo ha confermato il collaboratore di giustizia Giuseppe Pettrone davanti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nel processo a carico di Francesco Cascella, un militare di carriera attivo pure nel mondo del giornalismo, accusato di violenza privata, con l'aggravante di partecipazione all'associazione camorristica, per le pressioni fatte insieme al potente e sanguinario boss mafioso Vincenzo Lubrano per cacciare il giornalista Enzo Palmesano dal quotidiano locale “Corriere di Caserta”.
Leggi tutto su http://pignataronews.myblog.it
LIBRI TRAVAGLIO QUERELATO POLEMIZZA CON I GIORNALI
CHIEDE: PERCHE’ ALCUNI PARLANO SOLO DELLE QUERELE DEGLI ALTRI?
OSSIGENO - Roma, 10 OTT 2011 - L’ultimo libro di Marco Travaglio, “Papi, uno scandalo politico”, edito da Chiarelettere e stampato a Bergamo, ha suscitato la reazione di alcune persone citate che hanno querelato per diffamazione il giornalista e i coautori Peter Gomez, Marco Lillo e Claudio Pappaianni con l’accusa di diffamazione a mezzo stampa. Tra i passaggi contestati dai querelanti alcuni si riferiscono ai fratelli Lucia e Domenico Rossini, definiti rispettivamente «donna d'onore legata a un clan malavitoso barese» e «spacciatore di droga e pusher di fiducia di Gian Paolo Tarantini». Il processo per direttissima si svolgerà il 16 dicembre a Bergamo. Sul Fatto Quotidiano di domenica 9 ottobre Travaglio ha polemizzato con alcuni giornali che, senza prendere in considerazione che possa trattarsi di querele pretestuose e infondate di cui egli e gli altri potrebbero risultate vittime, hanno riferito scorrettamente la notizia, come se si trattasse di una condanna e non di una tesi ancora da dimostrare. Gli stessi giornali, ha aggiunto Travaglio, si guardano bene dall’informare i lettori quando qualcuno li querela.