La mattina di giovedì 16 l’appuntamento per tutti i giornalisti è in via Piemonte davanti la sede della Fieg (fronte n. 64): una manifestazione nazionale, presenti tutti gli organismi sindacali, alla quale è necessario partecipare numerosi. La convocazione è per le ore 10, conferenza stampa alle ore 11.
“Giornalisti provenienti da tutta Italia, insieme con le colleghe e i colleghi romani parteciperanno giovedì prossimo 16 marzo alla manifestazione nazionale organizzata dalla Federazione della Stampa per chiedere l’apertura immediata di un tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro. Si tratterà di una manifestazione di dialogo nella quale la Fnsi intende porre i problemi irrisolti della vertenza contrattuale, a cominciare dalla dignità di vita e di lavoro di migliaia di giornalisti freelance e precari. Il Sindacato dei giornalisti ritiene che sia possibile, anche nella stessa giornata di giovedì 16 marzo, aprire un negoziato sereno e costruttivo. Se però perdurerà l’attuale atteggiamento di chiusura degli editori, la Segreteria proporrà all’assemblea nazionale dei comitati e fiduciari di redazione, del Consiglio nazionale e della Commissione contratto, convocate venerdì 17 marzo a Roma, la proclamazione della prima delle sette giornate di sciopero proclamate dalla Giunta della Fnsi dopo le sette realizzate lo scorso anno. La Segreteria della Fnsi ritiene di grande importanza far conoscere ai cittadini italiani le ragioni delle iniziative sindacali decise, anche nell’attuale periodo di campagna elettorale. Per questo appare estremamente significativo e di gran valore il video e audiocomunicato che viene oggi trasmesso in coincidenza con i Tg e Gr della Rai, su iniziativa dei colleghi dell’Usigrai e della stessa Fnsi”. Si allega il testo del video-audiocomunicato dell’Usigrai: Va oggi in onda nelle principali edizioni dei giornali della Rai un videocomunicato della Fnsi sulla vertenza per il contratto nazionale di lavoro giornalistico. Questo e` il testo: “Il contratto nazionale è scaduto da oltre un anno. I giornalisti italiani si trovano perciò costretti a decidere un nuovo blocco dell’informazione: una giornata di sciopero, da mettere in atto prima delle elezioni politiche del 9 e 10 aprile. Sappiamo quanto sia delicata l’attuale fase politica e sociale. Ma sono passati più di tre mesi dall’ultima astensione e nulla si è mosso. Non possiamo accettare l’intransigente chiusura degli editori, che rifiutano di dare garanzie a migliaia di precari, vogliono una flessibilità senza regole e cercano di intaccare anche il nostro futuro previdenziale. Il sindacato dei giornalisti continua però a ricercare il confronto: se ambedue le parti abbandonano le pregiudiziali sulle posizioni altrui, si può aprire subito un tavolo di trattativa che permetterebbe di sospendere la conflittualità. Con questo obiettivo di dialogo la Federazione Nazionale della Stampa convoca per giovedì prossimo una manifestazione nazionale a Roma, davanti alla sede della Federazione degli Editori.”