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Giudiziaria 08 Mag 2006

Omicidio Fortugno, perquisita la redazione del quotidiano "Calabria Ora" Serventi Longhi: "Episodio gravissimo: giornalisti trattati come criminali" La solidarietà dell'Ordine e del Sindacato dei Giornalisti della Calabria

Agenti della polizia di stato hanno compiuto una serie di perquisizioni nelle redazioni del quotidiano Calabria Ora che ha iniziato a pubblicare la relazione della commissione d'accesso che ha portato allo scioglimento dell'Azienda Sanitaria di Locri per infiltrazioni mafiose

Agenti della polizia di stato hanno compiuto una serie di perquisizioni nelle redazioni del quotidiano Calabria Ora che ha iniziato a pubblicare la relazione della commissione d'accesso che ha portato allo scioglimento dell'Azienda Sanitaria di Locri per infiltrazioni mafiose

L'insediamento della commissione era stata disposta dopo l'omicidio del vice presidente del consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno. Le perquisizioni nelle redazioni del quotidiano Calabria Ora sono state disposte dal sostituto procuratore di Reggio Calabria, Domenico Galletta. Nel corso della perquisizione nella redazione centrale di Calabria Ora a Cosenza, i giornalisti hanno consegnato agli agenti della polizia di Stato il file contenente la relazione relativa alla Asl di Locri. ''Un grave attacco - ha detto il direttore di Calabria Ora, Paride Leporace - alla liberta' di stampa e di espressione viene perpetrato in Calabria. Non capisco perche' le stesse notizie pubblicate dal Corriere della Sera e dalla Stampa non abbiano suscitato nessun atto di perquisizione e di sequestro quando invece in Calabria un giornale che decide di rendere pubbliche notizie che interessano tutta la vita regionale venga colpito da un atto di questo tipo. La decisione di pubblicare la relazione e' stata resa necessaria dalle reazioni che dalla Locride arrivavano sulla pubblicazione di notizie parziali provenienti dalla relazione. Ricordiamo che detta relazione ha indotto il Ministero dell'Interno a sciogliere l'Azienda Sanitaria 9 di Locri per infiltrazione mafiose''. ''Continueremo - ha concluso Leporace - nella nostra battaglia di liberta' e di legalita'. Ci scusiamo con i lettori che non potranno leggere la restante parte della relazione ma i sequestri e la polizia nelle redazioni non ci fermeranno. Continueremo ad essere il giornale che scrive le notizie che gli altri non pubblicano''. (ANSA) ''Si tratta di un episodio assai grave che conferma una tendenza ormai consolidata della magistratura, in molte parti d'Italia, ad agire con azioni pesanti nei confronti dell'informazione che fa il proprio mestiere''. E' quanto sostiene il Segretario Generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, circa le perquisizioni compiute ieri sera nelle redazioni del quotidiano Calabria Ora dove agenti della polizia di Stato hanno sequestrato la relazione integrale della commissione di accesso che ha portato allo scioglimento dell'Asl di Locri. Il provvedimento di sequestro e' stato emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria dopo che Calabria Ora ieri aveva iniziato a pubblicare integralmente la relazione. La commissione di accesso alla Asl di Locri e' stata disposta dopo l'omicidio del vicepresidente del consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno. ''Sequestri di materiale la sera tardi, forze dell'ordine mobilitate - ha aggiunto Serventi Longhi - come se giornalisti fossero criminali, irruzioni nelle sedi di giornali: possibile che non ci sia altro modo per i giudici per difendere il diritto alla riservatezza nelle indagini? Il problema e' aperto ed occorre, appena formato il nuovo governo, che i vertici della magistratura, il Csm, le organizzazioni rappresentative, si incontrino con il sindacato e l'ordine dei giornalisti''. ''Noi - ha concluso - difendiamo il diritto di cronaca, un diritto costituzionale che i colleghi di 'Calabria Ora' giustamente intendevano giustificare. A loro va la solidarieta' della Federazione della Stampa che condivide la posizione espressa dai colleghi del sindacato dei giornalisti della Calabria''. (ANSA) L’Ordine ed il Sindacato dei Giornalisti della Calabria esprimono piena solidarietà al direttore ed ai giornalisti del quotidiano “Calabria Ora” che, su disposizione del Tribunale di Reggio Calabria, ha subito una perquisizione delle redazioni centrale e staccate da parte degli agenti della Digos. All’origine della perquisizione, la pubblicazione della “Relazione integrale d’accesso” della Commissione d’inchiesta sull’Asl di Locri, che ha portato allo scioglimento della stessa. L’accesso della Digos nelle redazioni di “Calabria Ora” - sottolineano l’Ordine ed il Sindacato dei Giornalisti della Calabria - rappresentano, al di là dell’ovvia legittimità formale dell’intervento, una evidente lesione del principio intangibile della libertà di stampa. Il giornale si è, infatti, limitato a pubblicare atti ormai acquisiti e definitivi che hanno già portato allo scioglimento dell’Asl di Locri.

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