Parte malissimo
il digitale
terrestre a "La 7"
Il campionato di serie A
alla società di Biscardi
tagliando fuori
la redazione della tv
di Tronchetti
Proteste e richiesta
di chiarimenti all'azienda
dalla Fnsi, l'Asr e il Cdr
Intervento
del conduttore
replica del sindacato
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, L’Associazione della Stampa Romana e il cdr de La 7 comunicano: “Il digitale terrestre a “La 7” parte malissimo. L’azienda, di proprietà della Telecom di Tronchetti Provera, ha deciso di avviare, a partire dal prossimo week -end, la sperimentazione della trasmissione delle partite di calcio del campionato di serie A sul digitale terrestre, utilizzando la società privata “Frenter srl” legata al giornalista Aldo Biscardi. Sarebbe così completamente tagliata fuori la redazione de “La 7” che, nei mesi scorsi, si è dovuta impegnare in una dura vertenza ed in azioni di sciopero contro la riduzione dell’informazione sportiva. Il ricorso a una società esterna, che dovrebbe realizzare sia la produzione giornalistica, e cioè le telecronache e le trasmissioni preparatorie e successiva alle partite, sia gli aspetti tecnici e organizzativi, avviene in palese violazione del contratto di lavoro giornalistico, in assenza di una testata, di un direttore responsabile e della necessaria informativa alle strutture sindacali. Ciò in una condizione di intesa con Mediaset che appare come un rapporto di marginalità piuttosto che di paritaria collaborazione. La Fnsi, l’ASR e il Cdr de “La 7” chiederanno un chiarimento definitivo alla direzione aziendale nell’incontro fissato per giovedì prossimo 20 gennaio. Il Sindacato dei giornalisti ritiene che l’intera vicenda della teletrasmissione del calcio di serie A sul digitale terrestre debba avvenire nel massimo rispetto, in tutte le aziende coinvolte, delle leggi e del contratto giornalistico, ed anche di una equilibrata competizione tra le aziende pubbliche e private, del digitale terrestre e satellitare, che operano nel mercato”. CALCIO: DIGITALE TERRESTRE; BISCARDI A FNSI, NIENTE DI STRANO ''Niente di strano: anche 'Il processo' viene prodotto da dieci anni dalla Frenter, una società in cui ci sono anche i miei figli''. Così Aldo Biscardi replica alla nota congiunta della FNSI, dell'Associazione di Stampa Romana e del cdr del La7 che hanno sollevato il problema di come la sperimentazione del calcio in 'digitale terrestre' sulla rete fosse stata appunta affidata a una società vicino al creatore de 'Il Processo del lunedì'. ''Lo sanno tutti - ribadisce il giornalista -. Anche il Processo è una produzione venduta chiavi in mano a La7''. (ANSA) Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Appare singolare la replica di Aldo Biscardi alla nota di Fnsi, Stampa Romana e Cdr de La 7. Che c’entra il “Processo” con la teletrasmissione delle partite sul digitale terrestre? “Il Processo del lunedì” è una rubrica autonoma rispetto alla rete ed affidata ad un curatore giornalista. Così come, ad esempio, “Report” e “Porta a Porta” della Rai oppure, per parlare de La 7, “L’Infedele”. Altra cosa è un progetto editoriale complesso come la trasmissione delle partite di calcio, le relative telecronache, gli approfondimenti del pre e del dopo partita. Un progetto firmato La 7 che non può essere considerato esterno alla testata. Ma chi si assumerà le responsabilità civili e penali come direttore responsabile? Per questi motivi abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere chiarimenti all’Azienda”.