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Fnsi 21 Feb 2008

Perquisizioni dei cronisti veneti I vertici del giornalismo italiano hanno incontrato due alti magistrati veneziani Fortuna e Borraccetti che si sono impegnati "a riportare il sereno tra magistratura inquirente e cronisti"

L' iniziativa congiunta tra Fnsi, Unione Cronisti, e Ordine dei Giornalisti sul terreno dell'agibilità professionale dei cronisti nel difficile diritto-dovere di informare i cittadini anche nel corso di complesse indagini giudiziarie, ha raggiunto un primo obiettivo. Il Procuratore Generale del Veneto Ennio Fortuna si adopererà perché si possa "riportare il sereno" tra Magistratura inquirente e giornalisti, il Procuratore Capo di Venezia, Vittorio Borraccetti, ha preso atto dell'allarme esistente tra i cronisti che "non rimarrà senza esito".

L' iniziativa congiunta tra Fnsi, Unione Cronisti, e Ordine dei Giornalisti sul terreno dell'agibilità professionale dei cronisti nel difficile diritto-dovere di informare i cittadini anche nel corso di complesse indagini giudiziarie, ha raggiunto un primo obiettivo. Il Procuratore Generale del Veneto Ennio Fortuna si adopererà perché si possa "riportare il sereno" tra Magistratura inquirente e giornalisti, il Procuratore Capo di Venezia, Vittorio Borraccetti, ha preso atto dell'allarme esistente tra i cronisti che "non rimarrà senza esito".

I due alti magistrati lo hanno detto stamani a una delegazione al massimo livellodel giornalismo italiano venuta a Venezia per difendere i cronisti contro i quali negli ultimi mesi sono state compiute una raffica di perquisizioni, ultima delle quali ai danni di Carlo Mion della Nuova Venezia: una pratica e una frequenza che hanno provocato un "allarme Nord-Est". Agli incontri, promossi dell'Unione Cronisti, assieme alla Federazione nazionale della Stampa,hanno partecipato Guido Columba, Presidente dell'Unci, Franco Siddi, Segretario Generale della Fnsi, Lorenzo Del Boca, Presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti, Gianluca Amadori, Presidente dell'Ordine dei giornalisti del Veneto, Monica Andolfatto, Vice Segretaria del Sindacato giornalisti Veneto, Ugo Dinello, Presidente del Gruppo Cronisti Veneti, Piero Villotta, Presidente dell'Ordine dei giornalisti del Friuli, Michele Crosti della Giunta dell'Unci, ed esponenti dei Cdr dei quotidiani veneti. Ai Procuratori Fortuna e Borraccetti, Columba, Siddi e Del Boca hanno detto che le perquisizioni in serie, spesso a distanza di mesi dalla pubblicazione delle notizie, e in una zona così estesa – Veneto,Friuli-Venezia Giulia, Trentino - fanno temere che vi sia in atto una grave sottovalutazione del ruolo e della funzione democratica svolta dai cronisti. Le perquisizioni, estese all'intera documentazione del cronista, e non solo all'ipotetico corpo del reato, e ingiustificate perché la Magistratura dovrebbe ricercare chi ha commesso eventualmente il reato di violazione del segreto di indagine e non il giornalista, hanno detto i rappresentanti di Unci, Fnsi e Ordine, contengono anche un indubbio connotato di intimidazione non solo verso la vittima ma verso l'intera categoria. L'Unci ha annunciato che d'ora in poi replicherà ad ogni nuova perquisizione con un esposto al Csm e alla Corte di Strasburgo. Columba, Siddi e Del Boca, Monica Andolfatto hanno poi incontrato i cronisti del Veneto nella sede dell'Ordine e del Sindacato in un'assemblea nella quale oltre alle pressioni subite dalla Magistratura, (sono stati citati almeno sei casi) i colleghi hanno denunciato le inammissibili pressioni della politica sui giornalisti. Gianni Nizzero ha ricordato il caso che ha coinvolto i giornalisti del Giornale di Vicenza in un duro confronto con il governatore del Veneto Giancarlo Galan. Enzo Bordin le perquisizioni ai cronisti padovani.In sostanza è sato ribadito da tutti gli interventi che il dovere del cronista è quello di ''informare correttamente e in modo trasparente i cittadini nonostante gli interventi della magistratura''

@fnsisocial

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