«Difendiamo il diritto dei cittadini ad un'informazione completa corretta e documentata, in linea con i principi costituzionali». Lo ha affermato la segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante, intervenendo al presidio davanti alla prefettura di Pescara promosso dal Sindacato dei giornalisti abruzzesi, allargato alla società civile, contro la norma Costa, già approvata alla Camera e al vaglio del Senato. Un provvedimento che impedisce la pubblicazione del testo delle ordinanze cautelari emesse dai giudici.
Al presidio hanno partecipato l'Ordine dei giornalisti abruzzesi, le delegazioni dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, Arci, Legambiente e Anpi. «La norma Costa - ha detto Ezio Cerasi, segretario del Sindacato giornalisti abruzzesi - mina la corretta informazione e arriva dopo la riforma Cartabia e i progetti di legge sulla diffamazione che prevedono ammende smisurate, oltre alla stretta sulle intercettazioni. L'ennesima misura bavaglio che crea un impedimento al rapporto dei cronisti con tutte le fonti».
Costante ha anche ricordato l'appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a non firmare la legge contenente norma Costa. «I giornalisti - ha detto - raccontano e non inventano, non sono 'manettari', ma contribuiscono a rendere vivo il campo della democrazia con il loro lavoro di controllo su ogni potere. I giornalisti non agiscono nell'illegalità, sono sottoposti a un insieme di regole penali, civili e ordinistiche che determinano l'esercizio professionale per assicurare un'informazione corretta».