''In occasione della prima giornata di serie A, si è confermato in tutta la sua intollerabile evidenza lo stato confusionale in cui si trascina l'informazione sportiva della Rai, insieme all'anarchia e alla mancanza di punti di riferimento editoriali che regnano fra alcuni responsabili di rete e dei singoli programmi''. Lo sottolinea il consigliere d'amministrazione Rai Sandro Curzi che aggiunge: ''Cio' che e' avvenuto a Quelli che il calcio, su Rete Due, e' semplicemente inconcepibile''
''Una trasmissione del servizio pubblico che dovrebbe essere dedicata allo sport e in particolare al calcio, su una rete che dovrebbe innovare e puntare a fasce di ascolto che la Rai - spiega Curzi - sembra aver abbandonato negli ultimi anni, non solo si e' riproposto come un contenitore-marmellata, nel quale si miscelano generi e impallidiscono differenze tecnico-professionali e differenziazioni di target, con contorno di ospitate da billionaire e da salotto politico, ma si e' prestata anche ad una esibizione innocentistica di Moggi, in assenza di qualsiasi seria capacita' giornalistica di contrasto o di approfondimento''. ''Al di la' delle responsabilita' dell'ex-direttore della Juventus - aggiunge il consigliere - e' assurdo che un tale personaggio, una tale materia e argomenti cosi' delicati vengano trattati piu' o meno alla stregua di un gossip, col risultato che sono stati messi sotto accusa da un accusato proprio coloro che stanno tentando di risanare il calcio italiano. La colpa non e' evidentemente di Moggi, che ha esercitato il diritto/dovere di dire la sua, ma di chi gli ha consentito di parlare in liberta', senza nessuno che lo intervistasse, che controbattesse alle sue affermazioni e che gli chiedesse conto del suo operato. E questo e' proprio il mestiere dei giornalisti e, nel nostro caso, di Rai Sport. Percio' martedi', in occazione della riunione del CdA che dovrebbe essere dedicato alle nuove momine, porro' come condizione preliminare - conclude Curzi - che si affronti il nodo della dirigenza di Rai Sport, indubbiamente fra i punti di crisi piu' alti di cui soffrono il nostro palinsesto e la nostra organizzazione''. (ANSA) ZACCHERA (AN): "CONCORDO PIENAMENTE CON CURZI" ''Concordo pienamente con Curzi che parla di intollerabilita' e stato confusionale relativa alla informazione sportiva della Rai. Mai come oggi si e' data la possibilita' di affermare, per molti minuti, ad un personaggio molto conosciuto, le sue tesi. Lo sport e' sport e non illustrazioni di casi personali o di avvenimenti giudicati dalla giustizia competente''. Lo sostiene l'On. Marco Zacchera di An, Vice Presidente dell Assemblea dell Unione dell Europa Occidentale ed Assemblea Interparlamentare di Sicurezza e difesa, in relazione della conduzione della trasmissione 'Quelli che..' con ospite Luciano Moggi. ''E' strano osservare - aggiunge Zacchera in una nota - la conduzione quasi da sola spettatrice di un argomento delicato che ha tenuto banco per mesi sulle pagine di tutti i giornali mondiali, quasi ad offuscare la vittoria ai mondiali. I francesi due cose ricordano, Materazzi e la Juve. E' sembrato quasi che, chi ha avuto la possibilita' di utilizzare il mezzo informativo, abbia trattato l'argomento per dire la sua senza contraddittorio; anzi ad un giornalista stimato del 'Mi manda RAI tre' ha detto 'con lei non parlo piu''. Alla faccia della democrazia. Ma via allora dove e' la democrazia!!''. ''Dispiace che ci si accorga di queste cose solo a trasmissione in corso - sostiene ancora Zacchera - credo che la conduttrice avesse concordato le domande e l'argomento; ed in ogni caso e' sembrato non gestire bene il montare della discussione. Non si puo' emettere che venga zittito un giornalista. Bene Curzi a proporre il problema in CdA. Ma chiedo anche a Curzi che non si usi questo avvenimento per utilizzarlo quale grimaldello sconsiderato. Si indaghi sull'avvenimento se non ricordo male anche la settimana scorsa fu data la possibilita' ad altro personaggio di illustrare le sue tesi e si prendano le decisioni e provvedimenti di quanti hanno male utilizzato il pubblico denaro; in questo caso non solo in modo ascendente, ma anche in senso discendente''. (ANSA) GIULIETTI (DS). "UNA SINGOLARE AUTOCELEBRAZIONE" ''Sono contrario a qualsiasi tipo di censura, ma trovo singolare questa rappresentazione di 'Moggi San Sebastiano', che senza alcun contraddittorio si autocelebra utilizzando in modo a dir poco improprio il servizio pubblico'': lo ha detto il deputato dell' Ulivo Beppe Giulietti. ''Io penso - ha aggiunto - che in questo come in altri casi sia bene non perdere la memoria, altrimenti accade che concussi e concussori siano messi sullo stesso piano. La Rai potrebbe organizzare una nuova puntata dando voce ai tanti esclusi, magari chiamando a condurla Oliviero Beha, che su questo tema ha scritto parecchi libri, oppure Enrico Varriale e Francesca Sanipoli, messi all' indice per aver osato prendere le distanze da 'moggiopoli' e dintorni''. (ANSA) MAFFEI: "QUELLI CHE... NON RIENTRA NELLE COMPETENZE DI RAISPORT" Sulla polemica scoppiata a seguito dell'intervento di Moggi a "Quelli che il calcio...", interviene il direttore di Raisport Fabrizio Maffei, che sottolinea come il programma non rientri "nelle competenze di Raisport". Rivolge quindi un invito al consigliere Rai Sandro Curzi: "Nelle prossime ore, quelle che lo separano dal prossimo Cda della Rai, chiami i suoi amici dell'esecutivo dell'Usigrai e si faccia spiegare come funzionano i rapporti tra reti e testate, quali sono le peculiarita' di Rai Sport. Da parte mia c'e' un briciolo di sorpresa e dispiacere perche' sono costretto a rilevare che chi dovrebbe avere una cosi' alta competenza delle questioni aziendali sia vittima di una cosi' incredibile caduta". (ITALPRESS) ROGNONI: "LA PRESENZA DI MOGGI? NE DISCUTA IL CDA ED IL DIRETTORE GENERALE PRENDA PROVVEDIMENTI" Discutere della presenza di Moggi a 'Quelli che il calcio' nella prossima riunione del Consiglio di amministrazione Rai di martedi' e chiedere al direttore generale di prendere provvedimenti nei confronti di chi ha sbagliato. Lo chiede il consigliere di viale Mazzini, Carlo Rognoni, che critica l'intervista andata in onda questo pomeriggio su Raidue. ''In questa fase della vita del Servizio Pubblico - dice Carlo Rognoni - di tutto ha bisogno la Rai, tranne che di episodi sconcertanti come quello dell'intervista di Moggi che fa perdere colpi alla Rai e alla sua credibilita'. Una grande amarezza nasce di fronte all'insensibilita' di una professionista come Simona Ventura, che si lascia coinvolgere e trascinare in una intervista sbagliata. Grande rabbia - aggiunge il consigliere Rai - davanti all'ennesimo episodio che, gestito al di fuori della competenza e responsabilita' dei giornalisti di Rai Sport, finisce per dare della Rai un'immagine inaccettabile. Ne' puo' essere una scusante che alcune trasmissioni costruite su appalti esterni sfuggano al controllo. Penso che martedi' nella prossima riunione del Cda, saremo tutti tenuti a dichiarare pubblicamente che episodi come questi non devono assolutamente piu' verificarsi, e - conclude Carlo Rognoni - a sollecitare il direttore generale a prendere provvedimenti nei confronti di chi ha sbagliato''. (ANSA) CONCIA (DS): "IL CDA PRENDA SEVERI PROVVEDIMENTI" ''E' scandaloso quanto si e' visto oggi nella trasmissione 'Quelli che il calcio', in cui Luciano Moggi, indagato per associazione a delinquere e squalificato per cinque anni dalla giustizia sportiva, ha potuto senza contraddittorio attaccare la giustizia sportiva e i giornalisti in un processo di autobeatificazione''. Lo ha detto, in una dichiarazione, la responsabile sport dei Ds, Anna Paola Concia: ''Questo - ha aggiunto - non e' servizio pubblico: Simona Ventura ha permesso l'ennesimo esproprio dell'informazione sportiva, che non puo' essere affidato a show-girl che non rispettano le regole. Mi auguro che il Cda prenda provvedimenti severi su questa vicenda e provveda martedi' prossimo alla nomina del nuovo direttore di Rai sport, testata paralizzata se non nell' opera di esclusione da parte di Maffei, di giornalisti che avevano peccato solo di non essere servili di fronte agli atteggiamenti 'mafiosi' di Moggi''. (ANSA)