Ha preso il via la settima edizione del premio “Sport e diritti umani”, promosso e conferito da Amnesty International Italia e Sport4Society. Il premio è nato con l’obiettivo di diffondere e promuovere la cultura dei diritti umani attraverso lo sport, riconoscendo e rendendo noti gesti, simbolici o concreti, nell’ambiente sportivo.
Fino al 31 dicembre 2024 sarà possibile segnalare all’indirizzo info@sportedirittiumani.it un atleta, una squadra o un gruppo sportivo, professionisti o meno, che nel corso del 2024 si siano resi protagonisti in Italia di un gesto pubblico, di una presa di posizione, di un’azione coerente coi valori positivi dello sport.
Tutte le candidature saranno selezionate da Amnesty International Italia e Sport4Society e proposte, per la scelta finale, alla giuria del premio presieduta da Riccardo Cucchi (giornalista ed ex radiocronista sportivo) e di cui fanno parte esponenti delle due associazioni, giornalisti sportivi e personalità di rilievo del mondo dello sport: Luca Corsolini (esperto di comunicazione sportiva), Alessandra D’Angiò (Usigrai), Vittorio di Trapani (Federazione nazionale Stampa italiana), Barbara Liverotti (Sport4Society), Angelo Mangiante (Sky Sport), Laura Petruccioli (Amnesty International Italia), Jacopo Tognon (avvocato specializzato in diritto dello sport). All’iniziativa aderisce anche la Fnsi.
Nelle passate edizioni, il premio è stato conferito al cestista Pietro Aradori nel 2019, al Pescara Calcio nel 2020, al calciatore Claudio Marchisio nel 2021, alla ciclista Alessandra Cappellotto nel 2022 e alla calciatrice Natali Shaheen nel 2023, all’allenatore Claudio Ranieri nel 2024. Nell’edizione 2023, inoltre, è stato assegnato un riconoscimento speciale a Gary Lineker.