Punto per punto
i temi dello scontro
con la Fieg
Roma, 23 ottobre 2002 La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “L’incontro tra la Fnsi e la Fieg, fissato per venerdì prossimo 25 ottobre sarà decisivo per verificare la volontà degli editori di avviare un confronto costruttivo sui temi che hanno determinato serie difficoltà nelle relazioni sindacali. Dall’esito di questo incontro, e dagli elementi che scaturiranno dal confronto con il Governo ed in particolare dal tavolo aperto con il Ministro del Lavoro Roberto Maroni, la Fnsi trarrà le proprie conclusioni in relazione allo sciopero generale della categoria proclamato al termine degli Stati Generali dei giornalisti e la cui data non è stata ancora fissata. La posizione dei giornalisti e degli editori appare, al momento, distante su alcuni argomenti di fondo: 1. Previdenza – la Fieg e la Fnsi avevano raggiunto delle ipotesi di intesa, poi non confermate dagli organismi della Federazione degli Editori, su questioni di grande rilievo. In particolare, le parti, d’intesa con l’Inpgi, avevano avviato un chiarimento su alcuni temi riguardanti il futuro della previdenza generale di categoria. Tra questi: a) una riduzione delle sanzioni a carico delle aziende in caso di violazione delle regole relative alla contribuzione in favore dei giornalisti. b) un aumento, a carico delle aziende, dell’aliquota contributiva previdenziale del 2% nel quadriennio 2002 –2006, del quale un primo incremento dell’1% dal 1° marzo 2003 (scadenza della parte economica biennale del contratto) ed un secondo dell’1% dall’entrata in vigore del contratto quadriennale Fieg – Fnsi in scadenza il 28 febbraio 2005. c) Una modifica del regolamento delle prestazioni che consenta di superare l’attuale divieto di cumulo tra pensioni e redditi da lavoro dipendente ed autonomo definendone i limiti. d) L’erogazione di una integrazione straordinaria in favore dei giornalisti pensionati. A questi temi, contenuti nell’ipotesi d’intesa si aggiunge la modifica del sistema contributivo proposta recentemente dall’Inpgi e che riguarda il calcolo della pensione sulla base dell’intera vita lavorativa. La richiesta della Fnsi di avviare un confronto tra le parti è stata collocata dalla Fieg all’interno del confronto generale sulla previdenza. A questo si aggiunge il rifiuto della Fieg ad accogliere la proposta dell’Inpgi di regolamentare il riscatto, ai fini contributivi, oltre che del periodo di laurea, anche del periodo di specializzazione e di dottorato di ricerca. 2. Fondo di Previdenza Complementare. Gli editori, che sono presenti in maniera paritaria nel Consiglio d’Amministrazione del Fondo di Previdenza Complementare dei Giornalisti, sono contrari all’estensione del Fondo stesso ai giornalisti che collaborano in regime di lavoro autonomo. La componente giornalistica ha invece proposto una modifica dello statuto per estendere l’iscrivibilità dei giornalisti freelance al Fondo. 3. Stati di crisi e ristrutturazioni. La Federazione della Stampa ha chiesto alla Fieg di intervenire, presso i propri associati, per evitare la presentazione di progetti di ristrutturazione e stati di crisi non suffragati da negativi dati di bilancio. Secondo la Fnsi occorre un impegno delle due Federazioni per contenere le situazioni che comportano tagli dell’occupazione. 4. Riforma dell’Ordine dei Giornalisti. La Fnsi ha chiesto alla Fieg la disponibilità a realizzare un incontro con l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, per discutere la proposta di riforma dell’accesso varata dal consiglio Nazionale dell’Ordine. Gli editori hanno, infatti, criticato globalmente la riforma stessa rifiutando qualunque confronto ed annunciando un’azione contraria nelle sedi istituzionali e parlamentari. 5. Limitazioni del ruolo del Sindacato. Il Sindacato dei giornalisti ritiene che debba cessare un atteggiamento diffuso tra gli editori che tende a penalizzare l’agibilità, il ruolo e l’attività dei giornalisti, che ricoprono incarichi di rappresentanza sindacale a livello aziendale, regionale e nazionale. 6. Rinnovo del contratto. La Fnsi ritiene che il negoziato per il rinnovo della parte economica biennale del contratto dei giornalisti debba prevedere anche una seria e ragionata verifica sia della perdita del potere d’acquisto dei salari sia di quelle norme del nuovo contratto applicate solo parzialmente dagli editori. In particolare, occorre una verifica sull’applicazione del contratto all’on line, sul protocollo dei freelance, sull’utilizzo multimediale e multitestata della prestazione di lavoro dei giornalisti, e sull’attivazione della norma sul part time. Nell’ambito del rinnovo contrattuale la Fnsi ha chiesto ripetutamente un confronto sul fenomeno della freepress, rifiutato dalla Fieg che ha finora escluso una propria capacità di rappresentanza in questo settore. Fino a questo momento su tutti questi temi lo stato delle relazioni sindacali tra Fieg ed Fnsi non ha consentito alcuna intesa e, anzi, da parte imprenditoriale si è ripetutamente manifestata ostilità nei confronti del ruolo e dell’autonomia delle organizzazioni dei giornalisti, in particolare il sindacato e l’Inpgi. L’incontro di venerdì dovrà consentire una valutazione complessiva e l’apertura di un serio negoziato.