1.007, di cui 849 per nuove assunzioni e 158 relative a trasformazioni di contratti a tempo determinato, le richieste di esonero contributivo registrate dall’Inpgi al 31 dicembre 2015. “Un risultato notevole. Questi posti di lavoro a tempo indeterminato invertono finalmente la terribile tendenza registrata negli ultimi anni che tanto ha pesato sui conti dell’istituto”, commenta il presidente Camporese. E l’ente ha già deliberato di recepire anche per il 2016 la norma che ripropone lo sgravio (parziale) dei contributi per chi assume giornalisti a tempo indeterminato.
Sono state più di mille le domande di esonero dal versamento
dei contributi previdenziali per assunzioni a tempo indeterminato di
giornalisti pervenute all’Inpgi nel
2015: 1.007, precisa l’istituto, di cui 849 per nuove assunzioni e 158 relative
a trasformazioni di contratti a tempo determinato.
“Tale risultato, che ha generato un risparmio contributivo per i datori di
lavoro fino a 8.060,00 euro l’anno, per ciascuna assunzione, per una durata di
tre anni, nasce dal recepimento in campo giornalistico della norma contenuta
all’interno della legge di Stabilità 2015 che, al fine di promuovere forme di
occupazione stabile, ha previsto l’esonero dal versamento dei contributi
previdenziali per i datori di lavoro che hanno assunto personale giornalistico,
con contratto di lavoro a tempo indeterminato”, spiegano dagli uffici di via
Nizza.
Vista l’importanza dei risultati ottenuti, il Cda dell’Inpgi - con la delibera
n. 4 del 28 gennaio 2016 attualmente al vaglio dei ministeri vigilanti per
l’approvazione di legge - ha deciso di recepire la norma che ripropone anche
per il 2016 l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei
datori di lavoro in relazione alle nuove assunzioni con contratto a tempo
indeterminato avvenute nel corso dell’anno. Anche se la norma inserita nella
legge di Stabilità 2016 prevede, a differenza di quanto stabilito per lo scorso
anno, un esonero contributivo della la durata massima di 24 mesi (e non più
36), nella misura del 40 per cento dei complessivi contributi previdenziali a
carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti
all'Inail, nel limite massimo di un importo di esonero pari a 3.250 euro su
base annua.
“Si tratta – ha commentato il presidente dell’Inpgi Andrea Camporese - di un
risultato notevole che conferma la linea intrapresa dall’Inpgi già cinque anni
fa quando furono varati sgravi a totale carico dell’ente che portarono a 550
assunzioni. Questi posti di lavoro a tempo indeterminato invertono finalmente
la terribile tendenza registrata negli ultimi anni che tanto ha pesato sui
conti dell’istituto. Di fronte alle ulteriori scelte di riforma, affidate al
futuro Cda, questo importante ma non sufficiente segnale andrà stimato e
valorizzato nella proiezione prospettica dei conti. Responsabilità, coraggio e
competenza sono sempre più necessari”.