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Lutto 02 Gen 2014

Si è spento a 71 anni, una vita nella redazione del Tg1

I più giovani lo ricordano soprattutto per "Lineablu", il programma di Rai1 in cui raccontava il mare italiano, ma Puccio Corona aveva alle spalle una lunga carriera in Rai. È morto ieri a Roma a 71 anni. I funerali si terranno domani alle 13 nella chiesa di Santa Maria dei Monti nella capitale. Corona comincia la carriera nella sua città, Catania, dove nasce il 9 aprile del 1942. Fratello di Vittorio, anche lui giornalista, segue le orme del padre, capocronista del quotidiano La Sicilia, lavorando giovanissimo nello stesso giornale, per il quale segue vari sport minori mentre frequenta la facoltà di Scienze politiche.

I più giovani lo ricordano soprattutto per "Lineablu", il programma di Rai1 in cui raccontava il mare italiano, ma Puccio Corona aveva alle spalle una lunga carriera in Rai. È morto ieri a Roma a 71 anni. I funerali si terranno domani alle 13 nella chiesa di Santa Maria dei Monti nella capitale. Corona comincia la carriera nella sua città, Catania, dove nasce il 9 aprile del 1942. Fratello di Vittorio, anche lui giornalista, segue le orme del padre, capocronista del quotidiano La Sicilia, lavorando giovanissimo nello stesso giornale, per il quale segue vari sport minori mentre frequenta la facoltà di Scienze politiche.


Nel 1976 viene assunto nella redazione catanese della Rai e si fa poi conoscere al grande pubblico come uno dei volti di "Tutto il calcio minuto per minuto" di Paolo Valenti e Maurizio Barendson. Trasferitosi a Roma nel 1985, lavora al Tg1 nella redazione di "Uno Mattina, sostituendo poi Piero Badaloni alla conduzione nel 1989.
Nel 1994 passa quindi alla conduzione di "Lineablu", programma da lui ideato, dove racconta per diversi anni la vita e le meraviglie della costa italiana. Dal 1998 lascia la conduzione di "Lineablu" e torna come inviato al Tg1. È in Medio Oriente e nei Balcani, per Speciale Tg1 e per Tv7 realizza inchieste e reportage in Italia e all'estero. In particolare si ricorda la sua inchiesta sulle vittime dell'immigrazione clandestina nel Canale di Sicilia, sulla cosiddetta "Strage di Porto Paolo", che anticipò di anni temi che sono oggi di tragica attualità.
La morte di Corona, uno dei volti più familiari della tv, ha suscitato il cordoglio in tutto il mondo del giornalismo ed in particolare alla Rai e al Tg1. L'Usigrai lo ha ricordato in una nota come "uno dei volti storici della Rai". (ROMA, 1 GENNAIO - ANSA)

GIORNALISMO: UN MINUTO DI SILENZIO AL SENATO PER PUCCIO CORONA

Il Senato, su richiesta della senatrice del Movimento 5 stelle Rosella Enza Blundo e accolta dal presidente Pietro Grasso, ha osservato un minuto di silenzio in ricordo del giornalista della Rai, Puccio Corona. "A nome mio personale e del Senato che rappresento mi associo alle parole di cordoglio alla memoria di Puccio Corona che ho conosciuto personalmente" ha detto il presidente del Senato. In precedenza la senatrice Blundo ha ripercorso nel suo intervento la figura del giornalista, volto storico della Rai, scomparso il 31 dicembre scorso a Roma. "E' importante ricordare una persona che ha fatto del suo mestiere una ragione di vita, dedicandosi completamente all'informazione" ha detto Blundo. (ROMA, 2 GENNAIO - AGI)

GIORNALISMO: IL RICORDO E IL CORDOGLIO FNSI PER LA SCOMPARSA DI PUCCIO CORONA E PASQUALE NONNO

“Il ricordo e il minuto di silenzio dedicato dal Senato a Puccio Corona, il giornalista scomparso il 31 dicembre ad appena settantuno anni, è un fatto eccezionale che rende omaggio a un protagonista della professione e riconosce il valore del giornalismo nella formazione delle conoscenze e dell’opinione pubblica, verso la quale è stato un comunicatore efficace anche un altro giornalista di primo piano, il direttore storico de ‘Il Mattino’, Pasquale Nonno, morto invece ieri, primo giorno del nuovo anno.

Puccio Corona è scomparso l’ultimo giorno dell’anno che si è appena concluso dopo una vita dedicata a rendere accessibili ai cittadini notizie complesse, informazioni scientifiche, inchieste di rilievo in Italia e all’estero con grande attenzione ai diritti delle persone, soprattutto quelle più indifese come gli immigrati. Lo si ricorda molto anche per le cronache sportive della Rai. Puccio Corona non è stato solo un volto noto della tv ma un giornalista del servizio pubblico capace di realizzare trasmissioni come ‘Linea Blu’ e speciali del ‘Tg1’ e di ‘Tv7’ sui Balcani e il Medio oriente, come, con largo anticipo, sui trafficanti di uomini che sfruttano l’immigrazione dei Paesi in guerra, come evidenziò con la grande inchiesta sulla ‘Strage di Porto Palo’. 
Caratteristiche diverse ma ugualmente e profondamente radicate nel rapporto con il suo pubblico di lettori e ascoltatori, quelle di Pasquale Nonno, morto a settantotto anni.
Esponente brillante e acuto della cultura civile e politica italiana con profonde radici nella sua identità napoletana, Pasquale Nonno ha avuto sempre un’attenzione speciale per la vita pubblica del Paese,  della sua città e della sua regione. Dalle esperienze sociali nel giornale della Cisl, ‘Conquiste del Lavoro’, alla vita professionale sviluppata nei media generalisti di carattere nazionale, fino al grande sogno realizzato di direttore, per oltre otto anni, de ‘Il Mattino’ di Napoli.
La Fnsi ricorda con commozione Puccio Corona e Pasquale Nonno  e si unisce al cordoglio per la loro scomparsa.”

@fnsisocial

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