''Un partito che nasce non puo' precindere da una puntuale considerazione del ruolo dell'informazione, pilastro della democrazia. I giornalisti sono attori del processo di formazione della coscienza pubblica, quindi anche politica. Ma le condizioni per garantire pluralismo e corretto svolgimento della propria attivita' non sono variabili ininfluenti, tali da poter ritenere che il sistema si regga solo sul potere dei proprietari dei media''. Lo ha detto Franco Siddi, presidente della Fnsi, portando il suo saluto al congresso della Margherita
''Non e' normale per un paese democratico -ha aggiunto- che una categoria di imprese, quelle editoriali, rifiutino da oltre due anni di discutere il rinnovo del contratto di lavoro. Sta capitando anche ad altre caegorie. I contratti - ha sottolineato Siddi - si rinnovano per adeguare gli stipendi e aggiornare le regole della liberta' del lavoro. Per un'informazione che garantisca le autonomie e' un principio fondamentale. Quando viene meno, anche l'autonomia della politica va a rischio, soggetta ai disegni di un solo potere, piu' forte''. ''Ecco perche' da un partito che nasce, come comunque ogni partito, un sindacato autonomo e pluralista come quello della stampa - ha aggiunto - chiedera' conto su questi temi, nella consapevolezza che il paese guardi al merito delle questioni''. Concludendo, Siddi citando Giovanni Amendola, un riformista liberale del secolo scorso vittima del fascismo, attuale piu' che mai in questa circostanza, ha detto che 'vanno respinte come utopie retrive e antieconomiche le pretese di incatenare al capriccio di un sistema politico o al tornaconto di imprenditori miopi la legittima difesa della contrattazione del lavoro dell'azione sindacale'''. (Asca)