"Il lavoro di Maria Grazia Cutuli continua nell'acquisizione della risorsa della memoria". Lo ha affermato il segretario nazionale della Federerazione della stampa, Franco Siddi, a Catania alla manifestazione in ricordo dei 10 anni dalla morte della giornalista del Corriere della sera in Afghanistan. "Il suo ricordo serve a migliorare la qualità dell'informazione - ha aggiunto Siddi - l'affermazione della cultura e del rispetto verso questo lavoro affascinante ma spesso molto difficile ed esposto a grandi rischi anche se fondamentale per la democrazia in tutte le parti del mondo.
Anche l'intitolazione di una strada a Catania a Maria Grazia è più di un semplice simbolo - ha sottolineato il segretario della Fnsi, che fa parte della Fondazione Cutuli - - perché è anche l'occasione per le comunità locali di trarre il massimo flusso positivo per le proprie radici con un contributo di altissimo livello come il sacrificio della vita durante il lavoro". (CATANIA, 19 NOVEMBRE - ANSA)
CUTULI: CATANIA LE INTITOLA SLARGO IN CENTRO CITTA'
SINDACO, COMUNE ENTRA IN FONDAZIONE PER RICORDARE MARIA GRAZIA
Da questa mattina lo slargo all'incrocio tra via Asiago e via Messina a Catania si chiama Largo Maria Grazia Cutuli. A scoprire la targa è stato il sindaco, Raffaele Stancanelli, nel giorno del decimo anniversario della morte della giornalista catanese, inviata del Corriere della Sera uccisa con altri tre colleghi in un agguato in Afghanistan, il 19 novembre del 2001. Alla cerimonia di intitolazione erano presenti anche due fratelli dell'inviata. "Intitolare una strada a Maria Grazia Cutuli nel decimo anniversario della sua scomparsa - ha detto il sindaco Stancanelli - non è solo un fatto formale. Con questa cerimonia abbiamo voluto, infatti, dare il nostro contributo per ricordare una giornalista che è stata in trincea e che ha fatto del suo lavoro una vera e propria missione. Ringrazio la famiglia che con la Fondazione dedicata a Maria Grazia lavora incessantemente per mantenere vivo il suo ricordo". Proprio quest'anno il Comune di Catania è entrato anche a far parte della Fondazione, presieduta da Mario Cutuli, fratello di Maria Grazia. "Ringrazio due volte il sindaco di Catania - ha detto Mario Cutuli - per aver deciso entrare a far parte della Fondazione e per aver intitolato una via a mia sorella. La scelta di questo luogo non è casuale: siamo a due passi dal mare, da piazza Europa e corso Italia, luoghi che incrociano i percorsi di Maria Grazia". (CATANIA, 19 NOVEMBRE - ANSA)
CUTULI:CONSEGNATO A CATANIA PREMIO INTITOLATO A GIORNALISTA
DE BORTOLI, MARIA GRAZIA E' RIMASTA CON NOI
E' stato consegnato a Catania, durante una cerimonia al Teatro Massimo Bellini, il premio internazionale di giornalismo intitolato a Maria Grazia Cutuli, la giornalista catanese, inviata del Corriere della Sera, uccisa in Afghanistan il 19 novembre 2001. A ricevere il riconoscimento, giunto alla VII edizione, è stata, per la sezione Stampa estera, la corrispondente della televisione spagnola Tve Angela Rodicio. Per la sezione stampa italiana il riconoscimento è stato consegnato ai quattro giornalisti rapiti nell'agosto scorso in Libia: Claudio Monici, dell'Avvenire, Domenico Quirico della Stampa, Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina del Corriere della Sera. Il premio per la stampa emergente è andato al fotoreporter freelance Fabrizio Villa. Quest'anno, a dieci anni dalla sua uccisione, Catania ha dedicato a Maria Grazia un largo, che è stato inaugurato stamane dal sindaco Raffaele Stancanelli. Inoltre, la Fondazione intitolata alla giornalista uccisa ha presentato il libro, "Maria Grazia Cutuli", che raccoglie materiale inedito tra testimonianze, lettere, scritti e riflessioni dell'inviata. Nel corso della serata è intervenuto il direttore del Corriere della Sera e presidente della giuria del premio, Ferruccio de Bortoli: "Maria Grazia è rimasta con noi, non se ne è mai andata perché la sua eredità, i suoi scritti e quello che hanno fatto i colleghi è stata una testimonianza viva di professionalità e di civiltà". "Credo - ha aggiunto - in questi anni in cui sono state protagoniste le donne, nelle loro battaglie di civilità e dell'affermazione dei loro diritti, molti di noi abbiano visto in quegli episodi, in quelle persone, spesse volte vittima di ingiustizia, un pezzo del volto e dell'eredità di Maria Grazia". (CATANIA, 19 NOVEMBRE - ANSA)