“La nuova sortita di Grillo contro l’informazione, i giornalisti e le televisioni è quanto di più inappropriato possa fare un leader politico di un Paese democratico. Sono espressioni e atteggiamenti da oligarchi di regime, che non possono essere scambiati come semplici espressioni di chi vuole reali cambiamenti in termini di moralità pubblica e autorevolezza delle istituzioni. Nemmeno Berlusconi, nella sua lunga azione per leggi bavaglio era mai arrivato a tanto. Noi non gli opporremo parole diverse da quelle espresse verso chi, da parti diverse, ha tentato di mettere la mordacchia ai giornalisti.
Legittimamente i giornalisti fanno domande nell’interesse pubblico, tanto più a chi si propone, o emerge, come leader di un movimento politico nuovo. Non c’è un attacco dei giornalisti al suo movimento ma la giusta necessità di capire e conoscere meglio natura, ragioni e persone del “suo” partito. Detto ciò, la categoria non solo ha il diritto di fare domande ma deve avere anche più forza e coraggio di fronte a chi si nega e ordina anche ai “suoi” di non parlare con i giornali. Rincorrere un uomo mascherato, garantendogli il giorno dopo paginate non è stato giusto: la foto notizia avrebbe parlato da sola nel rappresentare chi si comporta così, benché chiamato ad una responsabilità pubblica per il Governo del Paese. Se Grillo pretende giustamente trasparenza, questa condizione vale anche per lui. Gli piaccia o no. Le domande non si interromperanno. Si risponda con idee e non con insulti e minacce.
Quanto agli attacchi specifici di Grillo ai colleghi della televisione, tutto ciò appare solo funzionale al suo format di comunicazione orientato ad una contro-informazione che diventa solo propaganda, da cui dobbiamo ricordarlo, trae abbondanti vantaggi. Su tutto questo è legittimo discutere così come è doveroso dare atto del successo elettorale avuto dal suo movimento. Il rispetto per i cittadini elettori è fuori discussione ma lo stesso rispetto merita chi lavora per l’informazione, bene prezioso per la democrazia.”
SIDDI: ''LA MUSERUOLA NON L'ACCETTIAMO DA NESSUNO''
''Verso i giornalisti clima inaccettabile, la mordacchia non l'abbiamo accettata da nessuno e non l'accetteremo dal Movimento 5 Stelle.'' Franco Siddi si augura che gli eletti e lo stesso Grillo, rispettino la funzione di informare i cittadini e ai giornalisti chiede uno scatto di orgoglio.
(Intervista di Silvia Garroni su Repubblica.it del 7 marzo 2013)
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IL WEB DISARCIONA IL GIORNALISMO
di Romano Bartoloni
Presidente Sindacato cronisti romani
Una volta il giornalismo aveva il polso della situazione del Paese, oggi non più. Terremotando la politica, le ultime elezioni hanno segnato il trionfo di Internet, mentre il boom del web ha spuntato le armi dei giornalisti che non ne hanno azzeccata più una. Persino i talk-shaw sono stati battuti dall’euforia del digitale, dalla voglia di contare di più da parte degli eserciti di internauti. Lo choc ha disorientato i pezzi da novanta del giornalismo, e con loro il codazzo di opinionisti di ogni peso e di ogni livello di presunzione. Li ha traditi la supponenza del saccente e la miopia autoreferenziale. Nonostante in molti origliassero fra gli anfratti della rete dal buco della serratura, non si è saputo cogliere la dimensione dei cambiamenti e l’impeto sconvolgente della democrazia diretta, e si è continuato a inseguire sondaggi surreali. A rimorchio del Palazzo della politica in mano a gente screditata, si è smarrita la bussola dell’opinione pubblica, e si è finito con il navigare a vista nel virtuale.
I mass-media tradizionali stanno perdendo il controllo della notizia che il web produce e auto produce da sé a ritmi incontenibili, stritolandola in mezzo alle ruote di una comunicazione prodotta da una miriade di protagonisti. Si fatica a intercettare i flussi delle fonti di informazione moltiplicatisi in misura esponenziale, e che ti passano sotto il naso a velocità supersonica. Si cerca di cogliere, fior da fiore dalla montagna interattiva, almeno gli spunti che possano soddisfare la spettacolarità degli eventi secondi canoni del mestiere avviati al tramonto. Il ruolo di mediatori tra i fatti e i cittadini si è indebolito al tal punto che i grillini dell’ultima ora hanno trovato la sfacciataggine di sfotterci. Peraltro, si rischia di ammainare la bandiera del giornalismo in un mondo editoriale che, invece, di mettersi al passo con i tempi, si illude di salvare la pelle smantellando le migliori energie professionali.
Diventa follia suicida restare a guardare la grande vetrina interattiva senza entrarci dentro con la forza dell’esperienza e l’autorevolezza del cronista. Non basta che lasciamo ai lettori l’opportunità di interagire con noi, con i nostri blog e con le nostre piattaforme digitali. Di questo passo, ci si infila in un ruolo di nicchia. Per raggiungere le grandi masse di navigatori, bisogna invertire la rotta. Non aspettarle nei nostri acquartieramenti, ma interloquire, con tenacia e spirito di servizio, in casa loro, dentro i siti, i social network, e i blog più frequentati assicurandoci ovviamente il rimbalzo sui mass-media multimediali. Ad esempio, che si aspetta a spiegare nei territori di M5stelle dove porta l’antisistema e raccontare come il fascismo conquistò il potere grazie all’ignavia dei partiti? Probabilmente si incavoleranno per l’interferenza, ma qualcuno comincerà ad aprire gli occhi e forse a ragionare sui valori della democrazia e a rispettare il ruolo del giornalista.
GRILLO: DA TV DEI PARTITI VILIPENDIO CONTINUATO CONTRO DI NOI
"L'accanimento delle televisioni nei confronti del M5S ha raggiunto limiti mai visti nella storia repubblicana, è qualcosa di sconvolgente, di morboso, di malato, di mostruoso, che sta sfuggendo forse al controllo dei mandanti, come si è visto nel folle assalto all'albergo Universo a Roma dove si sono incontrati lunedì scorso i neo parlamentari del M5S. Scene da delirio". Beppe Grillo torna a farsi vivo dal suo blog e denuncia che "questa non è più informazione, ma una forma di vilipendio continuato, di diffamazione, di attacco, anche fisico, a una nuova forza politica incorrotta e pacifica".
"Le televisioni sono in mano ai partiti, questa - sottolinea - è un'anomalia da rimuovere al più presto. Le Sette Sorellastre televisive non fanno informazione, ma propaganda".
"Nel libro di Jack London 'Zanna bianca' una lupa attrae ogni notte un cane da slitta nella foresta. Chi cede al richiamo viene condotto lontano dal fuoco e divorato da un branco di lupi appostati in attesa nella neve. Nel dopo elezioni la tecnica dei conduttori televisivi, dipendenti a tempo pieno di pdl e pdmenoelle, è simile", dice ancora Grillo nel suo blog.
"Il loro obiettivo - sostiene - è, con voce suadente, sbranare pubblicamente ogni simpatizzante o eletto del M5S e dimostrare al pubblico a casa che l'intervistato è, nell'ordine, ignorante, impreparato, fuori dalla realtà, sbracato, ingenuo, incapace di intendere e di volere, inaffidabile, incompetente. Oppure va dimostrato il teorema che l'intervistato è vicino al pdmenoelle, governativo, ribelle alla linea sconclusionata di Grillo, assennato, bersaniano. In entrambi i casi, il conduttore si succhia come un ghiacciolo il movimentista a cinque stelle, vero o presunto, più spesso presunto, lo mastica come una gomma americana e poi lo sputa, soddisfatto del suo lavoro di sputtanamento. È pagato per quello dai partiti".
"È indispensabile - rileva ancora - creare una sola televisione pubblica, senza alcun legame con i partiti e con la politica e senza pubblicità. Le due rimanenti possono essere vendute al mercato. È necessario rivedere anche i contratti di concessione per le televisioni private e definire un codice deontologico al quale devono attenersi. Lunedi sono stati eletti dai gruppi parlamentari del M5S per i prossimi tre mesi due capigruppo/portavoce, Roberta Lombardi per la Camera, e Vito Crimi per il Senato. Loro sono stati titolati a parlare dopo aver discusso e condiviso i contenuti con i componenti del gruppo. Attenti ai lupi!". (ROMA, 7 MARZO - AGI)
GRILLO, MEDIA PAGATI DA PARTITI PER 'SPUTTANARCI'
ACCANIMENTO STA RAGGIUNGENDO LIMITI MAI VISTI
Beppe Grillo dal suo blog attacca i media, in particolare i conduttori televisivi, per il ''lavoro di sputtanamento'' nei confronti del M5S. Sono ''pagati per quello dai partiti'', afferma il leader 'a cinque stelle''. Sottolineando che ''l'accanimento delle tv ha raggiunto limiti mai visti'' . ''L'accanimento delle televisioni nei confronti del M5S ha raggiunto limiti mai visti nella storia repubblicana, Š qualcosa di sconvolgente, di morboso, di malato, di mostruoso, che sta sfuggendo forse al controllo dei
mandanti'', scrive il leader 'a cinque stelle'.
Grillo cita ''il folle assalto all'albergo Universo a Roma dove si sono incontrati lunedì scorso i neo parlamentari del M5S''. ''Scene da delirio - aggiunge - Questa non è più informazione, ma una forma di vilipendio continuato, di diffamazione, di attacco, anche fisico, a una nuova forza politica incorrotta e pacifica. Le televisioni sono in mano ai partiti, questa è un'anomalia da rimuovere al più presto. Le Sette Sorellastre televisive non fanno informazione, ma propaganda''.
''Nel libro di Jack London 'Zanna bianca' una lupa attrae ogni notte un cane da slitta nella foresta. Chi cede al richiamo viene condotto lontano dal fuoco e divorato da un branco di lupi appostati in attesa nella neve. Nel dopo elezioni la tecnica dei conduttori televisivi, dipendenti a tempo pieno di pdl e pdmenoelle, è simile - conclude - Il loro obiettivo è, con voce suadente, sbranare pubblicamente ogni simpatizzante o eletto del M5S e dimostrare al pubblico a casa che l'intervistato è, nell'ordine, ignorante, impreparato, fuori dalla realtà, sbracato, ingenuo, incapace di intendere e di volere, inaffidabile, incompetente. Oppure va dimostrato il teorema che l'intervistato è vicino al pdmenoelle, governativo, ribelle alla linea sconclusionata di Grillo, assennato, bersaniano. In entrambi i casi, il conduttore si succhia come un ghiacciolo il movimentista a cinque stelle, vero o presunto (più spesso presunto), lo mastica come una gomma americana e poi lo sputa, soddisfatto del suo lavoro di sputtanamento. È pagato per quello dai partiti''. (ROMA, 7 MARZO - ANSA)
M5S: GRILLO, CONDUTTORI TV PAGATI DA PARTITI PER SPUTTANARCI
Conduttori tv pagati dai partiti per praticare un "lavoro di sputtanamento" ai danni dei 5 Stelle. È la teoria di Beppe Grillo, illustrata in un post sul suo blog. "Nel libro di Jack London 'Zanna bianca' - scrive il leader del Movimento - una lupa attrae ogni notte un cane da slitta nella foresta. Chi cede al richiamo viene condotto lontano dal fuoco e divorato da un branco di lupi appostati in attesa nella neve. Nel dopo elezioni la tecnica dei conduttori televisivi, dipendenti a tempo pieno di pdl e pdmenoelle, è simile".
"Il loro obiettivo è, con voce suadente - incalza Grillo - sbranare pubblicamente ogni simpatizzante o eletto del M5S e dimostrare al pubblico a casa che l'intervistato è, nell'ordine, ignorante, impreparato, fuori dalla realtà, sbracato, ingenuo, incapace di intendere e di volere, inaffidabile, incompetente. Oppure va dimostrato il teorema che l'intervistato è vicino al pdmenoelle, governativo, ribelle alla linea sconclusionata di Grillo, assennato, bersaniano. In entrambi i casi, il conduttore si succhia come un ghiacciolo il movimentista a cinque stelle, vero o presunto (più spesso presunto), lo mastica come una gomma americana e poi lo sputa, soddisfatto del suo lavoro di sputtanamento. È pagato per quello dai partiti". (ROMA, 7 MARZO - ADNKRONOS)
GRILLO, VENDERE DUE RETI RAI, SOLO UNA PUBBLICA
DOVRÀ ESSERE SENZA LEGAMI CON PARTITI E SENZA PUBBLICITÀ
''È indispensabile creare una sola televisione pubblica, senza alcun legame con i partiti e con la politica e senza pubblicità Le due rimanenti possono essere vendute al mercato''. Così Beppe Grillo sul suo blog interviene sulla Rai. (ROMA, 7 MARZO - ANSA)
TV: GRILLO, UNA SOLA PUBBLICA E RIVEDERE CONCESSIONI PRIVATE
"È indispensabile creare una sola televisione pubblica, senza alcun legame con i partiti e con la politica e senza pubblicità". Lo ribadisce Beppe Grillo, che critica il tipo di attenzione riservato dai media all'esordio del Movimento 5 Stelle.
"Le due rimanenti - prosegue Grillo dal suo blog – possono essere vendute al mercato. È necessario rivedere anche i contratti di concessione per le televisioni private e definire un codice deontologico al quale devono attenersi". (ROMA, 7 MARZO - AGI)
TV: GRILLO, UNA SOLA RETE PUBBLICA E RIVEDERE CONTRATTI CONCESSIONE PRIVATE
"Le televisioni sono in mano ai partiti, questa è un'anomalia da rimuovere al più presto". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog, dopo aver messo in guardia i suoi dagli attacchi contro il M5S: "attenti ai lupi", titola infatti il post.
"Le Sette Sorellastre televisive non fanno informazione, ma propaganda - secondo Grillo - È indispensabile creare una sola televisione pubblica, senza alcun legame con i partiti e con la politica e senza pubblicità. Le due rimanenti possono essere vendute al mercato. È necessario rivedere anche i contratti di concessione per le televisioni private e definire un codice deontologico al quale devono attenersi". (ROMA, 7 MARZO - ADNKRONOS)