Ha salutato tutti i dipendenti di Viale Mazzini Anna Maria Tarantola nel suo primo giorno in Rai. Il nuovo presidente, arrivata intorno alle 8 davanti al cavallo di bronzo di Francesco Messina, tailleur nero e doppio filo di coralli al collo, ha utilizzato le prime ore della giornata per conoscere non solo dirigenti e direttori, ma tutto il personale al lavoro nella sede centrale.
Partita dal settimo piano è poi scesa, stanza per stanza, fino al primo piano, per presentarsi ai dipendenti. Il giro di saluti, durato circa due ore e mezza, ha sorpreso più di un dipendente, anche perché nessuno di loro ricordava un esordio di questo tipo.
Tarantola si è quindi messa subito al lavoro in vista del cda di domani, convocato per l'indicazione del direttore generale Luigi Gubitosi, che sarà poi formalizzata in giornata in assemblea e nuovamente in cda. Mercoledì è in programma un nuovo consiglio di amministrazione sul conferimento dei poteri al presidente. (ROMA, 16 LUGLIO - ANSA)
SIDDI: “NÉ APPLAUSI, NÉ CONTESTAZIONI. ASPETTIAMO I FATTI”
"Per ora c’è un dato rilevante definito: il Cda Rai, con il via libera alla nomina della Presidente Anna Maria Tarantola, è nella pienezza delle sue funzioni". Lo afferma il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi.
"La circostanza, tuttavia, non può essere, né lo è per noi, motivo per prematuri applausi né per pregiudiziali contestazioni o assalti critici.
Il Sindacato nazionale di tutti i giornalisti italiani, la Fnsi, valuterà la nuova dirigenza sulla base del programma e del lavoro che farà il Consiglio di amministrazione. C’è una gestione che va ricondotta alla missione e al rispetto del ruolo e della funzione del servizio pubblico senza le inutili inframmettenze politiche che l’hanno devastata, ma anche senza pretendere di applicare alla Rai modelli meramente ragionieristici o disegni economicistici non rapportati ai valori e, appunto, alla missione dell’azienda. E, in primo luogo, per poter esprimere un primo pieno giudizio di merito saranno fondamentali atti concreti di uscita da precedenti gestioni eccessivamente politicizzate e poco rispettose di tutte le professionalità, molte delle quali – e di grande livello - emarginate, allontanate dal lavoro attivo, talune sostanzialmente pagate per non lavorare pur essendo in grado di portare importanti contributi di innovazione e qualità.
Alla Presidente Tarantatola e al nuovo Cda, perciò, un saluto rispettoso nell’auspicio di un buon lavoro e di un serio rapporto con le parti sociali.”
VIGILANZA, TARANTOLA PASSA CON 31 VOTI
Anna Maria Tarantola è il nuovo presidente della Rai dopo aver ottenuto il parere favorevole della commissione di Vigilanza a maggioranza di due terzi. I voti favorevoli sono stati 31 (quelli necessari erano 27); una scheda nulla, due schede bianche e sei assenti. (ROMA, 12 LUGLIO - ANSA)
RAI: USIGRAI, TARANTOLA PORTI SPIRITO D'INDIPENDENZA
BUON LAVORO AL NEO PRESIDENTE, GRAZIE A GARIMBERTI
''Finalmente la Rai ha un vertice con cui potremo confrontarci. Il cda presieduto da Annamaria Tarantola, cui auguriamo buon lavoro, può cominciare a fare quel che deve, sperando che lo riesca a fare con quello spirito d'indipendenza che si riconosce alla Banca d'Italia, da cui la dottoressa Tarantola proviene''. E' il commento di Carlo Verna, segretario dell'Usigrai, al via libera da parte della commissione di Vigilanza alla nomina del nuovo presidente della tv pubblica.
''La sua è missione possibile, è più fortunata di Paolo Garimberti, che ringraziamo per il lavoro svolto, avendo un quadro di numeri agibile dalla sua parte, visto quanto è decisivo in cda il voto del rappresentante del ministero del Tesoro, omogeneamente espresso da Monti. Sfrutti bene questa opportunità - conclude Verna - al di là di ogni diatriba sui poteri''. (ROMA, 12 LUGLIO - ANSA)
Ha salutato tutti i dipendenti di Viale Mazzini Anna Maria Tarantola nel suo primo giorno in Rai.
Il nuovo presidente, arrivata intorno alle 8 davanti al cavallo di bronzo di Francesco Messina, tailleur nero e doppio filo di coralli al collo, ha utilizzato le prime ore della giornata per conoscere non solo dirigenti e direttori, ma tutto il personale al lavoro nella sede centrale.
Partita dal settimo piano è poi scesa, stanza per stanza,
fino al primo piano, per presentarsi ai dipendenti. Il giro di saluti, durato circa due ore e mezza, ha sorpreso più di un dipendente, anche perché nessuno di loro ricordava un esordio di questo tipo.
Tarantola si è quindi messa subito al lavoro in vista del cda di domani, convocato per l'indicazione del direttore generale Luigi Gubitosi, che sarà poi formalizzata in giornata in assemblea e nuovamente in cda. Mercoledì è in programma un nuovo consiglio di amministrazione sul conferimento dei poteri al presidente. (ROMA, 16 LUGLIO - ANSA)
SIDDI: “NÉ APPLAUSI, NÉ CONTESTAZIONI. ASPETTIAMO I FATTI”
FINALMENTE VOTATO DAL CDA IL PRESIDENTE RAI
PER ANNA MARIA TARANTOLA SETTE VOTI A FAVORE E UN ASTENUTO
Anna Maria Tarantola è stata votata dal Cda Rai presidente dell'azienda. Per lei sette voti a favore, mentre si è astenuto Antonio Verro. Al voto si è arrivati nel corso della seconda parte dei lavori del Cda di viale Mazzini, quando i consiglieri sono tornati a riunirsi dopo il nulla di fatto nella prima parte, ovvero non si era votato. Ai lavori non ha preso parte il presidente designato: "per garbo istituzionale e rispetto verso il Cda" per metterlo in condizione di votare, ha fatto sapere. Adesso occorrerà il parere definitivo della commissione parlamentare bicamerale di Vigilanza Rai perché il nuovo presidente possa effettivamente assumere i poteri.
E lì servirà una maggioranza qualificata dei due terzi del numero dei componenti della stessa commissione, vale a dire 27 su 40, e ago della bilancia saranno Pdl e Lega: senza la loro partecipazione ai lavori della Commissione non si raggiunge il numero legale. I prossimi passaggi burocratici sono la convocazione dell'Ufficio di presidenza della Commissione, presieduta da Sergio Zavoli, e la convocazione della seduta plenaria della stessa Commissione perché si proceda al voto di gradimento o meno del presidente designato. La convocazione non avverrà prima di 48 ore, e per questo è facile pensare a giovedì pomeriggio o venerdì mattina, nella più ottimistica delle previsioni. Diversamente la seduta plenaria e il voto sulla Tarantola potrebbero essere programmati per martedì mattina della prossima settimana. Lo scontro vero è sui nuovi poteri del presidente, sull'ampliamento delle deleghe operative che finirebbe per rendere il Cda quasi costretto a un ruolo 'marginale'. Poteri che potrebbero essere ampliati intervenendo sulle norme statutarie Rai, e potrebbe essere lo stesso Cda – con presumibile voto a maggioranza - a fare questo intervento. Ma in ambienti politici di centrodestra si fa rilevare che non è un fatto così automatico per il Cda quello di mettere mano alle norme dello statuto, visto che la materia è regolata dalla legge Gasparri e più sentenze della Corte costituzionale rimandano al Parlamento la competenza ad intervenire. Intanto l'esecutivo Usigrai parla di "un passo indietro con l'assenza del presidente designato, poi un passo avanti con il voto che nomina 'in contumacia' la dottoressa Tarantola presidente. Poca normalità, troppe polemiche che si mescolano e si sente puzza di ostruzionismo". (ROMA, 10 LUGLIO - AGI)
LA DRAMMATICA SITUAZIONE DEL SERVIZIO PUBBLICO
USIGRAI: SCIOPERO DEI GIORNALISTI IL 20 LUGLIO
IL GOVERNO MONTI EVITI L’INGOVERNABILITÀ DI VIALE MAZZINI
"SULL'INSEDIAMENTO DEL GRUPPO DIRIGENTE NON TOLLEREREMO RITARDI"''La data fissata per lo sciopero dei giornalisti della Rai è il 20 luglio. L'azionista ovvero il Presidente del Consiglio può evitarlo''. È quanto annuncia in una nota il segretario Usigrai Carlo Verna, mentre la commissione di Vigilanza si riunisce nuovamente per il rinnovo del cda della tv pubblica. Verna apre anche all'ipotesi di ''un provvedimento di legge che cambiando con urgenza le attuali norme porti, come Monti ha annunciato quasi un mese fa, all'insediamento immediato dei vertici designati''. ''Il trattamento riservato alla Rai, ai suoi dipendenti e ai suoi utenti che sono poi i cittadini è una vergogna nazionale, chi ha determinato una situazione del genere dovrebbe arrossire.Di fronte a questo livello di irresponsabilità - sottolinea Verna nella nota - ci è pesato particolarmente dover rispettare le norme che differiscono nel tempo la protesta nei servizi pubblici essenziali. L'abbiamo fatto nel convincimento che le risposte vadano date sempre nel rispetto della legalità. La data fissata per lo sciopero dei giornalisti della Rai è il 20 luglio. L'azionista ovvero il Presidente del Consiglio può evitarlo''.
''Da troppo tempo - continua il segretario dell'Usigrai - sosteniamo che la Gasparri sprigioni solo veleni e che così la partitocrazia uccida il servizio pubblico. Ora sentiamo parlare da più parti di commissariamento. Cerchiamo di intenderci. Se il problema è l'azienda, si tratta di una risposta sbagliata. A viale Mazzini c'è bisogno solo di semplice ordinarietà non inquinata da interessi di parte. Se invece si vuol così sottrarre la Rai all'ingovernabilità che i signori del conflitto di interessi in particolare e gli stessi partiti più in generale determinano, allora anche per noi va bene un provvedimento di legge che cambiando con urgenza le attuali norme porti, come Monti ha annunciato quasi un mese fa, all'insediamento immediato dei vertici designati''. (ROMA, 5 LUGLIO - ANSA)
PRESA DI POSIZIONE DELL'ESECUTIVO NAZIONALE USIGRAI
“SULL'INSEDIAMENTO DEL GRUPPO DIRIGENTE NON TOLLEREREMO RITARDI”
Un balletto con la musica stonata della Gasparri, una legge che continua a produrre danni. Un passo indietro con l'assenza del presidente designato poi un passo avanti con il voto che nomina "in contumacia" la dottoressa Tarantola presidente. Poca normalità, troppe polemiche che si mescolano e si sente puzza di ostruzionismo. Bene abbiamo fatto a mantenere aperta la procedura necessaria per poter scioperare nei servizi pubblici essenziali, nonostante la nomina del consiglio da parte
della Commissione di Vigilanza. Sull'insediamento pieno del nuovo gruppo dirigente non tollereremo ritardi. Se a S.Macuto mancheranno i voti a Tarantola sarà un problema per il Governo di questo Paese, cui Monti dovrà dare risposta, ma sarà anche un carico ulteriore su un azienda in difficoltà che non potrà lasciarci indifferenti: è chiaro che sciopereremo chiedendo un provvedimento legislativo urgente per evitare la paralisi. 10 luglio 2012
RAI, VERNA (USIGRAI): URGENTE INTERVENIRE SU GOVERNANCE
"Uno scontro tra i presidenti dei due rami del Parlamento e una pessima figura per la mancata parit di genere. Sono le gravi ferite che restano dopo il round in Vigilanza per le nomine Rai. Ennesima prova di quanto sia urgente superare l'attuale normativa relativa alla governance. La fumata bianca ci rassicura in parte, la procedura di sciopero resta aperta, abbiamo tempi tecnici per poter attendere che non ci siano riservate altre sorprese sull'elezione del presidente". Lo afferma il segretario Usigrai Carlo Verna. (ROMA, 5 LUGLIO - 9COLONNE)
Le nomine della commissione di Vigilanza per il nuovo Cda Rai "ci rassicura in parte, la procedura di sciopero resta aperta, abbiamo tempi tecnici per poter attendere che non ci siano riservate altre sorprese sull'elezione del presidente". Lo dichiara Carlo Verna, segretario dell'Usigrai, per il quale "uno scontro tra i presidenti dei due rami del Parlamento e una pessima figura per la mancata parità di genere" sono le "gravi ferite" che restano dopo la fumata bianca in Vigilanza. Ennesima prova di quanto sia urgente superare l'attuale normativa relativa alla governance". (AGI)
"Uno scontro tra i presidenti dei due rami del parlamento e una pessima figura per la mancata parità di genere. Sono le gravi ferite che restano dopo il Round in vigilanza per le nomine Rai. Ennesima prova di quanto sia urgente superare l'attuale normativa relativa alla governance. La fumata bianca ci rassicura in parte, la procedura di sciopero resta aperta, abbiamo tempi tecnici per poter attendere che non ci siano riservate altre sorprese sull'elezione del presidente".
Lo afferma Carlo Verna, segretario di Usigrai, il Sindacato dei giornalisti Rai. (ROMA, 5 LUGLIO - ASCA)
RAI/ USIGRAI: PROCEDURA SCIOPERO APERTA FINO VOTO SUI PRESIDENTE
VERNA: FUMATA BIANCA RASSICURA AZIENDA MA FERITE RESTANO APERTE
Resta aperta fino alla nomina del nuovo Presidente da parte della Vigilanza la procedura di sciopero dei giornalisti Rai avviata dall'Usigrai a seguito dell'impasse sbloccatasi oggi sull'elezione del nuovo cda. "La fumata bianca ci rassicura in parte, la procedura di sciopero resta aperta, abbiamo tempi tecnici per poter attendere che non ci siano riservate altre sorprese sull'elezione del presidente", ha spiegato il segretario Usigrai Carlo Verna.
"Uno scontro tra i presidenti dei due rami del Parlamento e una pessima figura per la mancata parità di genere. Sono le gravi ferite che restano dopo il round in vigilanza per le nomine Rai.
Ennesima prova - ha sottolineato Verna- di quanto sia urgente superare l'attuale normativa relativa alla governance". (ROMA, 5 LUGLIO - TMNews)
RAI, VERNA (USIGRAI): URGENTE SUPERARE ATTUALE NORMATIVA SU GOVERNANCE
"Uno scontro tra i presidenti dei due rami del Parlamento e una pessima figura per la mancata parità di genere. Sono le gravi ferite che restano dopo il round in vigilanza per le nomine Rai. Ennesima prova di quanto sia urgente superare l'attuale normativa relativa alla governance. La fumata bianca ci rassicura in parte, la procedura di sciopero resta aperta, abbiamo tempi tecnici per poter attendere che non ci siano riservate altre sorprese sull'elezione del presidente". Così Carlo Verna, segretario dell'Usigrai, commenta le vicende legate alla nomina del nuovo cda di viale Mazzini. (ROMA, 5 LUGLIO - LaPresse)