"Le parti negoziali impegnate nel rinnovo del contratto dei giornalisti, Fnsi e Fieg, nella delicata situazione data e di fronte alle indispensabili azioni di rilancio per lo sviluppo, sono chiamate – ha detto il segretario del sindacato dei giornalisti Franco Siddi intervenendo all’assemblea della Nuova Sardegna e poi alla Rai a Sassari - ad assumersi le loro responsabilità con realismo e senza sotterfugi.
“ In questo quadro e con questo spirito, per la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, prosegue il confronto con gli editori e l’approfondimento all’interno della categoria. Il Sindacato dei giornalisti che oggi fa l’analisi della situazione e il punto della trattativa con i colleghi della Nuova Sardegna, qui a Sassari, va avanti con il suo programma di relazione con gli associati: assemblee regionali e di redazione, Consiglio Nazionale, convocato per dopodomani a Roma, Commissione Contratto, consulta dei Cdr. E alla fine, se ci sarà una soluzione giudicata sostenibile dalla Fnsi, i colleghi potranno valutarla anche attraverso il referendum. Il contratto è oggi una sfida molto dura che dobbiamo affrontare fino in fondo prima e piuttosto di dichiararla pregiudizialmente inutile o superata. Quest’ultima soluzione sarebbe favorevole solo a chi punta allo sfascio totale, alla deregolamentazione del lavoro giornalisti, a chi vuole le mani libere, a chi pensa di voler trarre un vantaggio individuale o di gruppo. Senza contratto i giornalisti sarebbero più poveri professionalmente e materialmente e sarebbe sensibilmente minata la tenuta e la stabilità degli istituti di categoria. Questa è – ha concluso Siddi – una stagione difficilissima e di cambiamento epocale. Occorre il massimo della responsabilità. Non è il tempo della propaganda. Il Sindacato dei giornalisti ha il dovere di percorrere fino in fondo la strada della verifica di un contratto sostenibile e dignitoso nell’epoca della convergenza multimediale, parlando - come fa - con chiarezza, senza negare la realtà e affrontando, dal suo punto di vista, ogni tema delle trasformazioni in corso. La concretezza di un contratto sostenibile vale molto di più di un applauso fuggente per qualche parola d’ordine di facile consumo. Per quanto mi riguarda non intendo vendere illusioni a nessuno”.