«Centinaia di migliaia di civili sono in fuga dalla guerra, la popolazione curda rischia di essere massacrata dalle milizie jihadiste contro cui ha già combattuto in passato. Serve un intervento della Comunità Internazionale per bloccare l'escalation della guerra e che i media possano raccontare liberamente l'orrore che sta colpendo il popolo curdo. Lo sfollamento di centinaia di migliaia di persone potrebbe portare ad una catastrofe umanitaria». È l'appello alla comunità internazionale, alla società civile e ai media promosso da Uiki-onlus, Rete Kurdistan Italia, Rete NoBavaglio.
Sarà presentato giovedì 12 dicembre 2024 in una conferenza stampa alle 11 nella sede della Fnsi. È previsto che intervengano attivisti per i diritti umani, giornalisti, deputati, fra cui Yilmaz Orkan, UIKI-ONLUS; Manolo Luppichini, Rete Kurdistan Italia; Clara Habte, Rete NoBavaglio; Alberto Negri, Peter Gomez, Angela Caponnetto, Beppe Giulietti, Giampaolo Cadalanu, Giuliana Sgrena, Nicola Fratoianni, Marco Tarquinio, Giovanni Russo Spena, Giuristi Democratici; Domenico Chirico, Amnesty International Italia; Maurizio Acerbo, segretario Prc.
«Serve una informazione libera che racconti la nuova crisi umanitaria in Siria e che la comunità internazionale intervenga per impedire che la popolazione curda possa subire attacchi e violenze», concludono i promotori dell'incontro.