“Con profondo rispetto verso i caduti, nell’espressione di un’autentica, permanente volontà di pace quale condizione indispensabile di una informazione libera e plurale capace di rappresentare degnamente i valori della convivenza civile, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, ha deciso, d’intesa con le altre organizzazioni aderenti (Cgil, Acli, Arci, Art. 21, Libertà e Giustizia e numerose associazioni sindacali, sociali e culturali), di rinviare ad altra data la manifestazione per la libertà di stampa programmata a Roma per sabato prossimo. Nel corso della conferenza stampa delle 15 il Segretario della Fnsi Franco Siddi ha detto che la manifestazione si terrà il 3 ottobre. E nel pomeriggio è giunta la conferma che si terrà sempre in Piazza del Popolo alle ore 16,00.
In un momento tragico come questo ci stringiamo attoniti accanto ai nostri morti in Afghanistan. Sono mortidell’Italia che paga oggi un pesante tributo nella frontiera della sicurezza internazionale e della lotta al terrorismo. Il nostro rispettoso pensiero va subito ai soldati caduti, alle loro famiglie, alle Forze Armate che, in un Paese martoriato, rappresentano la nostra comunità in ossequio a risoluzioni dell’Onu, in una complicata ricerca di una via di uscita dell’Afghanistan dal terrore verso la democrazia. I giornalisti, che hanno pagato alti prezzi di sangue per il diritto-dovere di informare compiutamente i cittadini su dolorose vicende belliche e del terrorismo in ogni parte del mondo, rinnovando la solidarietà e il cordoglio nei confronti di tutti i caduti e delle loro famiglie, riconfermano l’impegno permanente per un’ informazione che dia sempre voce alle ansie, alle speranze dei cittadini.
Roma, 17 set. - La manifestazione nazionale a Roma per la difesa della liberta' di informazione, inizialemtene prevista per sabato prossimo, e' stata rinviata al 3 ottobre.
"Stiamo lavorando per organizzare la manifestazione a Roma il 3 ottobre con le stesse modalita'" ha riferito il segretario della Fnsi, Franco Siddi precisando che la piazza non e' ancora stata concordata e che l'orario dovrebbe rimanere sostanzialmente lo stesso (dalle 16 alle 19), con tutt'al piu' l'anticipo di una mezz'ora. "Il rinvio e' stato deciso per una
ragione molto seria - ha sottolineato Siddi - la tragedia di Kabul". "La manifestazione non si archivia, perche' i problemi non sono archiviati" ha aggiunto, spiegando che la decisione di spostare la data e' stata concordata con le altre associazioni che avevano aderito, citando tra queste Cgil, Acli, Arci,Liberta' e Giustizia, Articolo 21, Coordinamento precari della scuola, Associazione culturali e movimenti di pace. "Due settimane di rinvio non fanno sgonfiare il tema - ha aggiunto il presidente della Federazione, Roberto Natale, rispondendo a delle domande nel corso di una conferenza stampa - perche' il
problema della liberta' di informazione non e' possibile che magicamente si dissolva ma era presente da mesi"
(AGI) - Roma, 17 set. - Il rinvio della manifestazione - ha aggiunto Siddi - e' stato preso per rispetto "a una grande ferita che tocca le famiglie dei caduti e di tutti coloro che
sentono il peso di questo dolore", una risposta di "sensibilita', rigore, amore per il paese" alla tragedia avvenuta in Afghanistan. I 15 giorni che intercorreranno fino
all'appuntamento romano serviranno a promuovere una "seria e rigorosa riflessione" sulla pace, e sulla democrazia, sulla liberta' e sui diritti. Il coordinantore di Articolo 21, Beppe
Giulietti ha da parte sua affermato che le due settimane serviranno per rafforzare la mobilitazione, che sara' improntata alla sobrieta' e alla pluralita' dei soggetti
partecipanti, da cui nascera' un "brontolio democratico". In questo periodo l'associazione proseguira' la sua mobilitazione,con la presentazione di un esposto alle autorita' antitrust e delle comunicazioni sull'ultima puntata di 'Porta a Porta' e di un esposto alla Corte di Strasburgo contro la legge sulle intercettazioni. Anche la Cgil - ha dichiarato il segretario
confederale Fulvio Flammoni - dara' seguito a una serie di azioni, in parte gia' programmate, che risulteranno "momenti di preparazione per un'iniziativa ancora piu' forte". "Il rinvio della manifestazione e' giusto - ha osservato Andrea Olivero,
presidente delle Acli - nella consapevolezza che dobbiamo utilizzare questo tempo per allargare il numero di coloro che possano rendersi conto della gravita' di quello che sta
accadendo in Italia". (AGI)