“La Federazione nazionale della stampa, il Comitato per la difesa della libertà di stampa e del pluralismo, Mediacoop ed Articolo 21 hanno convocato una Assemblea-Conferenza stampa per il pieno ripristino dei contributi pubblici all’emittenza locale, ai giornali editi e diffusi all’estero nonché ai giornali dei consumatori. L’iniziativa avrà luogo martedì 9 marzo alle ore 12,30 presso la Sala del Mappamondo, Camera dei Deputati, via della Missione 4, Roma.
Con il decreto “Milleproroghe”, infatti, sono stati soppressi i contributi all’emittenza locale e ridotti del 50% quelli destinati ai giornali editi e diffusi all’estero ed ai giornali dei consumatori. Si tratta di un provvedimento del tutto sbagliato perché con un tratto di penna si mettono a repentaglio centinaia di testate dell’emittenza locale ed alcune decine di piccoli quotidiani. Ciò è ancor più grave perché si interviene, retroattivamente, sui bilanci aziendali dell’anno passato. Il rischio di spegnere tante voci che raccontano la vita delle comunità locali e di condurre alla chiusura giornali che rappresentano le condizioni dei connazionali all’estero e quelli nati per difendere i consumatori italiani, è del tutto evidente. Privare i cittadini della possibilità di conoscere la realtà profonda del Paese e di un controllo, libero e indipendente, del potere diffuso rappresenta anche una limitazione della vita democratica. Pregiudicare l’informazione per gli italiani all’estero, oltre che allentare il vincolo che li unisce alle tradizioni ed alla realtà del Paese, non ha alcun senso dopo che è stato concesso loro il voto per la elezione del Parlamento nazionale. Mettere in discussione i giornali dei consumatori, che già vivono in gravi difficoltà, significa lasciare campo libero a tutte le mistificazioni alimentari ed alle distorsioni commerciali fraudolente. Per questi motivi le associazioni promotrici continueranno la battaglia per porre riparo agli ingiusti tagli operati. La questione è urgente. Non è pensabile rinviarla alla pur indispensabile riforma dell’editoria che il Governo è stato impegnato dal Parlamento a varare entro l’anno. La prima occasione utile potrebbe essere quella relativa al prossimo “decreto per lo sviluppo” direttamente da parte del Governo, ovvero dal Parlamento in sede di conversione del provvedimento”.