Assostampa Umbria esprime «piena solidarietà ai giornalisti e alle giornaliste a cui è stato impedito dal Tribunale di Terni l'accesso, altri, a quanto risulta, sono stati allontanati, in occasione dell'udienza preliminare a porte chiuse inerente la scomparsa di Barbara Corvi». Così, in una nota, il sindacato regionale.
«Si tratta di un fatto grave che limita il diritto di cronaca e rischia di mettere i cittadini nell'impossibilità di acquisire un'informazione completa su una vicenda palesemente di pubblica rilevanza», dichiara il presidente Massimiliano Cinque.
«Purtroppo – aggiunge – siamo costretti a constatare che questo episodio si inserisce anche all'interno della più complessa questione della legge sulla presunzione di innocenza che per come è stata concepita ed applicata nel nostro paese, sta suscitando forti dubbi e perplessità, tanto che la Fnsi ha già sollevato la questione in sede di Ue».
Appena pochi giorni prima, a Genova, sindacato e Ordine hanno manifestato contro la limitazione della capacità operativa dei giornalisti stessi nel processo per il crollo del ponte Morandi.
«Noi crediamo – afferma ancora il presidente Cinque – che sia urgente aprire un confronto affinché si ripristini al più presto un corretta dinamica, necessaria ai fini di un'informazione completa ed improntata alle regole della democrazia. Assostampa Umbria è vicina ai colleghi e alle colleghe coinvolte nella vicenda e chiede che episodi come questo non si ripetano nuovamente né a Terni, né altrove».