Oltre due anni dopo la pubblicazione della graduatoria finale del concorso per un posto di 'giornalista pubblico specialista nei rapporti con i media', bandito nel dicembre 2020, il Comune di Trapani non ha ancora immesso in servizio il vincitore. Nel frattempo, a quanto risulta all'Assostampa Trapani e al Gruppo uffici stampa del sindacato siciliano dei giornalisti, pare «sia intenzione dell'Amministrazione, come informalmente annunciato da un componente della giunta comunale, dotarsi di un portavoce del sindaco», eludendo quindi la procedura concorsuale.
Per questo, giovedì 20 giugno 2024 il segretario regionale dell'Associazione Siciliana della Stampa, Giuseppe Rizzuto, e il presidente del Gus Sicilia, Viro Orlando, hanno inviato una diffida al sindaco e al segretario generale del Comune chiedendo l'immissione in servizio del vincitore del concorso.
«La mancata assunzione - ricorda l'Assostampa - veniva giustificata perché mancavano gli strumenti contabili e di bilancio dell'Ente dal consuntivo 2020 in poi», appena un anno dopo l'atto di indirizzo del marzo 2019 che impegnava l'amministrazione «a dotarsi di un ufficio stampa da affidare ad un giornalista iscritto all'Ordine e scelto attraverso le normali procedure».
Dopo l'approvazione, il 12 giugno, dell'ultimo bilancio di previsione triennale da parte del consiglio comunale, l'assessore al Personale ha annunciato la ripartenza delle assunzioni. Senza però «nessuna menzione per il giornalista pubblico», rileva nella missiva il sindacato regionale, che richiamando la direttiva dell'assessorato regionale alle Autonomie Locali in materia di 'Attività di informazione e comunicazione nella Pubblica Amministrazione', ribadisce le differenze che distinguono i ruoli di addetto stampa e portavoce, ricordando anche che quest'ultimo, «cui la norma non richiede l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti, non può pertanto, in alcun caso, svolgere le funzioni previste dalla legge per l'ufficio stampa».
Da qui l'invito a immettere immediatamente in servizio il vincitore del concorso di giornalista pubblico, secondo l'ordine della graduatoria finale. «In caso contrario questo sindacato, determinato a difendere la dignità del lavoro giornalistico, procederà ad agire nelle sedi competenti», conclude l'Assostampa.