Si è svolta a Trieste, lunedì 3 giugno 2024, l'assemblea generale dell'Assostampa Fvg, che ha approvato all'unanimità il bilancio consuntivo 2023 e quello preventivo 2024. « Bilanci purtroppo con il segno meno – spiega in una nota il sindacato regionale – a seguito del passaggio dell'Inpgi 1 all'Inps e del conseguente, drastico ridimensionamento dei rimborsi versati da quello che era l'Inpgi 2 per i servizi che l'Assostampa Fvg continua a garantire a quello che è ormai l'Inpgi superstite. La situazione è difficile ma non drammatica, ha detto il presidente Carlo Muscatello, grazie alle riserve accumulate negli anni con una gestione sobria e oculata. Ma è chiaro che in prospettiva bisognerà ricalibrare la struttura, l'attività e le iniziative dell'Assostampa alla luce della mutata situazione».
Il tesoriere Nikola Filipovic ha illustrato nel dettaglio i bilanci, mentre il presidente dei Revisori dei conti Piero Trebiciani ha invitato i colleghi ad approvarli. Muscatello si è poi congratulato con Maurizio Bekar, neoeletto delegato Fvg all'assemblea generale Inpgi; ha segnalato che, nonostante il calo generalizzato degli iscritti, il sindacato regionale nel 2024 può contare su molte nuove adesioni; ha ricordato la recente riapertura del tavolo per rinnovo contrattuale.
All'assemblea, aperta con un saluto del presidente dell'Ordine regionale Cristiano Degano («A fronte di una professione che cambia, il processo di riforma procede molto lentamente, mentre procede l'approvazione di norme che tendono a limitare il diritto di cronaca»), ha partecipato da remoto la segretaria generale della Fnsi Alessandra Costante.
La segretaria ha ricordato come la Fnsi si stia impegnando sul tema della dignità della professione, a partire dalla lotta alle leggi che limitano la libertà di stampa e il lavoro dei giornalisti. L'obiettivo è ridare dignità al lavoro dei giornalisti, a partire dalla lotta al lavoro precario e per una retribuzione dignitosa.
Riguardo al contratto è vero che le posizioni sono distanti, ma la Fnsi intende lavorare sul fronte delle retribuzioni, che sono rimaste ferme in questi anni, al contrario dei dividendi delle società. La conferma della difficoltà della situazione è la difficoltà nel trovare nuovi giornalisti fra i giovani.
«C'è la possibilità di fare un accordo - ha detto Alessandra Costante -, ma se gli editori scapperanno dal tavolo come hanno fatto negli anni passati, siamo intenzionati a portare la categoria fino allo sciopero. Dobbiamo combattere per il diritto al lavoro, con retribuzioni dignitose, e per la libertà d'informazione».