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Un momento dell'aggressione
Minacce 09 Apr 2024

Troupe della Tgr Rai Calabria aggredita in provincia di Reggio. La solidarietà di Cdr, Usigrai, Fnsi e sindacato regionale

Il giornalista Lorenzo Gottardo preso a bastonate. Ha subito contusioni alle braccia e alle gambe. Danneggiata anche l'auto del service incaricato delle riprese. I rappresentanti sindacali: «I colleghi non si fermeranno davanti ad alcuna intimidazione». Il segretario calabrese, Andrea Musumeci: «Situazioni inaccettabili che devono essere unanimamente condannate».

Oggi, martedì 9 aprile 2024, la troupe della Tgr Rai Calabria, inviata a San Pietro di Caridà, in provincia di Reggio Calabria, per seguire gli sviluppi di un omicidio, è stata barbaramente aggredita a bastonate dai parenti della vittima. Il collega Lorenzo Gottardo ha subito contusioni alle braccia e alle gambe. Danneggiata anche l'auto del service incaricato delle riprese.

Lo denunciano, in una nota congiunta, Cdr Tgr Calabria, Esecutivo Usigrai e Fnsi che, assieme a tutta la redazione della Tgr Calabria «esprimono solidarietà ai colleghi aggrediti mentre stavano svolgendo il loro lavoro e condannano duramente questo inqualificabile episodio. I giornalisti della Tgr Calabria – concludono i rappresentanti sindacali – non si fermeranno davanti ad alcuna intimidazione: continueranno a documentare con scrupolo ogni fatto di cronaca, per garantire alle cittadine e ai cittadini il diritto a essere informati».

Sulla vicenda interviene anche il Sindacato Giornalisti Calabria che, in una nota, esprime «la propria ferma condanna per il vile atto perpetrato nei confronti del collega della Tgr Rai Calabria, Lorenzo Gottardo aggredito assieme alla troupe nel mentre stava svolgendo il suo lavoro di cronista. Il collega Gottardo - scrive il segretario regionale Andrea Musmeci - ha rischiato la propria incolumità sotto la minaccia di un bastone perché gli si voleva impedire di raccontare i fatti relativi al giovane ucciso ieri a colpi di lupara a San Pietro di Caridà. Sono situazioni e azioni inaccettabili che devono essere unanimamente condannate».

@fnsisocial

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