La Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale della Stampa considera di estrema importanza l’opportunità che si giunga finalmente a una radicale riforma della legge istitutiva dell’Ordine dei giornalisti. Chiede al governo di introdurre senza barriere di censo la via di accesso alla professione attraverso un percorso privilegiato universitario di secondo livello e comunque di formazione obbligatoria, prevedendo gli opportuni sostegni che consentano a tutti, e non solo ai più abbienti, di abilitarsi alla professione attraverso un esame di Stato. Ricorda che il praticantato giornalistico, nella sua principale declinazione attuale, ha una garanzia regolata dal contratto nazionale di lavoro della categoria in tutti i suoi aspetti economici, normativi e formativi nel rispetto della legge. Criteri di altrettanta garanzia e tutela dovranno essere previsti dalla nuova normativa.
La Giunta ritiene che la separazione dell’attività disciplinare, affidata ad appositi collegi, prevista dalla recente normativa, possa avere un impulso positivo sul controllo deontologico sulla professione, di vitale importanza a tutela del diritto dei cittadini ad essere informati correttamente. I principi deontologici non dovranno essere decisi da poteri esterni all’autonomia professionale.La riforma dell’Ordine dovrà certamente prevedere una adeguata disciplina transitoria tra l’attuale suddivisione in elenchi e i futuri criteri di iscrizione e permanenza nell’Albo, che non potranno prescindere dal rispetto dei principi dell’adeguata retribuzione e della correttezza delle posizioni contributive. Questa deve anche essere l’occasione per una reale revisione degli elenchi, così da escluderne coloro che non svolgono alcuna attività giornalistica retribuita”.
DOCUMENTO DELLA GIUNTA DELL'ASR SULLA RIFORMA DELL'ORDINE DEI GIORNALISTI
Dopo un ventennio di dibattiti e immobilismo, l'avvento del Governo Tecnico sembra aver dato la scossa a una riforma, quella dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti, che e' non soltanto doveroso, ma a questo punto necessaria alla sopravvivenza stessa della categoria.
La Giunta dell'Asr ha deciso di convocare un Direttivo e successivamente di aprire un ampio dibattito nella categoria a livello regionale. Non e' il momento di lasciar prevalere atteggiamenti divistici o conflitti incomprensibili. Ognuno faccia la sua parte nel rispetto dell'autonomia delle istituzioni dei giornalisti, ma un passaggio così importante nella vita della categoria non e' cosa che possa rimanere rinchiusa in una discussione fra vertici. Vanno coinvolte le redazioni, i colleghi freelance, i collaboratori e pensionati, siano essi professionisti o pubblicisti, che devono poter esprimere la loro opinione.
La Giunta della Asr si appella al presidente dell'Ordine e al Presidente della Fnsi perché siano i garanti di un percorso trasparente e condiviso da tutti i giornalisti italiani.
Roma, 23 gennaio
GIORNALISTI: 'L'ALTERNATIVA', DA FNSI GRAVE ATTO D'ARROGANZA CONTRO L’ORDINE
Il “governo” del sindacato unico dei giornalisti italiani ha ignorato completamente il lavoro svolto dall'ODG, artefice della lunga trattativa, condotta nei giorni scorsi, per scongiurare lo scioglimento dell’Ordine Professionale.
La giunta esecutiva della FNSI, senza il minimo consulto e di fatto scavalcando completamente l'ODG, ha infatti inviato al governo un pro-memoria con le linee su come dovrebbe avvenire la “vera” riforma. Il che ha determinato la dura e legittima reazione del Presidente Iacopino e di molti colleghi.
“La gaffe - affermano i consiglieri Fmsi Paolo Corsini, Marco Ferrazzoli, Pierangelo Maurizio e Massimo Calenda - dimostra tutta l’arroganza della maggioranza Fnsi e del duo Siddi-Natale, le cui azioni non fanno che aggravare la drammatica situazione in cui si trovano i giornalisti italiani, assunti e precari”. Venerdì, 20 gennaio