Ai pensionati Inpgi che percepiscono assegni bassi sarà erogato anche quest’anno il contributo una tantum derivante dal fondo di perequazione istituito dal contratto sottoscritto nel 2009 da Fnsi e Fieg. L’assegno sarà corrisposto insieme alla tredicesima in pagamento nei prossimi giorni. “Rafforzato il patto generazionale che deve tenere insieme tutta la categoria”, è il commento del segretario Lorusso.
Buone notizie per i titolari di pensione Inpgi con assegni
bassi. A dicembre, insieme con la tredicesima, riceveranno un contributo una
tantum, derivante dalla ripartizione delle somme accumulate nel fondo di
perequazione istituito dal contratto nazionale di lavoro FIEG-FNSI. Lo ha
deciso il consiglio di amministrazione dell'Inpgi.
Ai pensionati diretti fino a 2.500 euro lordi mensili sarà versata una una
tantum di 2.000 euro lordi. Ai pensionati superstiti fino a 1.000 euro lordi
mensili sarà invece versata una una tantum di 1.500 euro lordi mensili.
Il fondo di perequazione per le pensioni più basse è stato istituito con il
contratto nazionale di lavoro FIEG-FNSI sottoscritto nel 2009 ed è alimentato
da 5 euro mensili versati da ciascun giornalista titolare di rapporto di lavoro
dipendente. La consistenza del fondo ha raggiunto 2,8 milioni di euro. Lo
scorso anno, in occasione della tredicesima mensilità 2014, era stato stanziato
circa un milione di euro ripartito ai pensionati diretti (1.534 euro lordi) e
ai pensionati superstiti (1.000 euro lordi). Quest'anno sarà dunque erogato un
maggior importo una tantum di 500 euro.
"Si tratta - afferma Raffaele
Lorusso, segretario generale della FNSI - di una decisione che ribadisce
l'impegno, sancito nel contratto, a sostenere i pensionati con i redditi più
bassi e rafforza quel patto generazionale che deve tenere insieme tutta la
categoria. Il fondo di perequazione delle pensioni è alimentato esclusivamente
con il contributo mensile dei giornalisti dipendenti. Le somme erogate
contribuiranno ad alleviare gli effetti della perdita del potere di acquisto
che subiscono i trattamenti pensionistici nel corso del tempo. È l'affermazione
dei principi di equità e di solidarietà che devono sempre chiamare i
giornalisti, attivi e pensionati, a farsi carico della sostenibilità e
dell'equilibrio del sistema".