CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Editoria 10 Ott 2013

"Amadeus" rischia la chiusura tra crisi editoriale e musicale

Storica testata del settore culturale e leader tra i periodici di musica classica italiani, “Amadeus, il mensile della grande musica” è in vendita e rischia la chiusura. Se entro la fine del 2013 non sarà trovata una soluzione positiva allo stato di crisi della Paragon srl, attuale casa editrice del mensile, Amadeus, rivista che dal 1989 rappresenta un punto di riferimento per tutti gli appassionati e i professionisti della musica classica, potrebbe cessare le pubblicazioni.

Storica testata del settore culturale e leader tra i periodici di musica classica italiani, “Amadeus, il mensile della grande musica” è in vendita e rischia la chiusura. Se entro la fine del 2013 non sarà trovata una soluzione positiva allo stato di crisi della Paragon srl, attuale casa editrice del mensile, Amadeus, rivista che dal 1989 rappresenta un punto di riferimento per tutti gli appassionati e i professionisti della musica classica, potrebbe cessare le pubblicazioni.

Stretta dalla morsa della doppia crisi del settore editoriale e di quello musicale e culturale, la testata edita in passato da De Agostini-Rizzoli Periodici, poi da De Agostini Periodici e acquistata nel 2007 da Paragon srl di cui è amministratore delegato Gaetano Santangelo (ideatore del mensile e attualmente anche direttore responsabile) è stata messa in vendita. Quella della cessione della rivista, di cui dal 1990 al 2007 è stato direttore artistico e culturale Duilio Courir, è una delle opzioni in campo, ma potrebbe non essere la sola.
La redazione di Amadeus – dall'aprile scorso si è ricorsi alla cassa integrazione in deroga per la maggioranza dei dipendenti che con senso di responsabilità stanno continuando da mesi a garantire la pubblicazione della rivista – chiede con forza che tutte le strade siano tentate perché non si lasci spegnere ma anzi si rilanci con nuove energie e investimenti una voce autorevole e unica nel suo genere, un giornale di riferimento per i lettori, un luogo di informazione, divulgazione, riflessione, dove critica musicale, giornalismo culturale, musicologia hanno ancora spazio, libertà e dignità di espressione.
L’appello “Salviamo Amadeus” diffuso in rete (www.amadeusonline.net/firmatari2.php) tra le moltissime altre, ha già raccolto le adesioni di grandi personalità del mondo della musica e della cultura da Claudio Abbado a  Riccardo Muti, Maurizio Pollini, Salvatore Accardo e Dario Fo, da Riccardo Chailly ad Antonio Pappano Daniele Gatti e Uto Ughi, da Renzo Piano e Paolo Baratta a Franco Zeffirelli e Arnaldo Pomodoro.

SALVIAMO AMADEUS

Difficile riassumere in poche righe cosa abbia rappresentato la rivista Amadeus in quasi 25 anni di vita. Potremmo cavarcela facilmente con dei numeri: 285 uscite, 105 monografie, più di 500 cd, migliaia di articoli firmati dai più illustri studiosi, musicologi e giornalisti. Aride cifre? Solo per chi non ha capito il significato della parola cultura.
Oggi Amadeus rischia la chiusura e non per mancanza di lettori, ma a causa della drammatica crisi del settore editoriale italiano, aggravata dal difficile quadro economico in cui si dibatte il nostro Paese.
Amadeus dal 1989 è una piccola ma importante e autorevole realtà del panorama culturale italiano. Salvarla è un obiettivo che sappiamo condiviso da molti. Per questa ragione ci rivolgiamo a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della cultura non solo musicale in Italia.

Amadeus ha bisogno della vostra testimonianza per condurre una battaglia di speranza che sia utile non solo alla sopravvivenza del mensile, ma anche alla prosecuzione di un progetto culturale italiano che può e vuole ancora guardare al futuro.

Hanno già aderito al nostro appello:

Claudio Abbado, Salvatore Accardo, Paolo Baratta, Riccardo Chailly, Dario Fo, Daniele Gatti, Riccardo Muti, Gianandrea Noseda, Antonio Pappano, Renzo Piano, Arnaldo Pomodoro, Maurizio Pollini, Franco Zeffirelli, Uto Ughi

e

Daniele Abbado (regista), Pier'Alli (scenografo e regista), Rosellina Archinto (editore), Maurizio Baglini (pianista), Antonio Ballista (pianista), Paolo Baratta (Presidente Biennale di Venezia), Mario Bortolotto (musicologo), Bruno Cagli (Presidente-Sovrintendente Accademia di Santa Cecilia), Bruno Canino (pianista), Giovanni Carli Ballola (musicologo), Mario Brunello (violoncellista), Giuliano Carmignola (violinista), Silvia Chiesa (violoncellista), Anna Crespi Morbio (presidente Amici della Scala), Filippo Crivelli (regista), Ottavio Dantone (clavicembalista e direttore d'orchestra), Enzo Dara (cantante), Franco Fabbri (musicologo), Ivan Fedele (compositore e direttore artistico Biennale Musica), Angelo Foletto (Presidente dell'Associazione Nazionale Critici Musicali), Paolo Fresu (jazzista e compositore), Ton Koopman (clavicembalista e direttore d'orchestra), Denis Krief (regista), Luigi Maio (musicattore), Gianfranco Mariotti (Rossini Opera Festival), Michele Mariotti (direttore d'orchestra), Francesco Micheli (regista e direttore artistico Macerata Opera Festival), Viktoria Mullova (violinista), Nandi Ostali (editrice musicale - Casa Musicale Sonzogno), Andrea Pestalozza (direttore d’orchestra e direttore artistico Milano Musica), Giorgio Pestelli (musicologo), Pierluigi Pizzi (regista e scenografo), Giorgio Pressburger (regista e scrittore), Luciana Savignano (ballerina), Ernesto Schiavi (direttore artistico Filarmonica della Scala), Nuria Schönberg Nono (presidente Archivio Schönberg e Fondazione Nono), Andrée Ruth Shammah (regista), (violinista), Alessio Vlad (direttore artistico Teatro dell’Opera di Roma), Alberto Zedda (direttore artistico Rossini Opera Festival).

Firmate e diffondete il nostro appello collegandovi a www.amadeusonline.net/firma2.php

oppure scrivendo a: sostegno@amadeusonline.net

@fnsisocial

Articoli correlati