Prima un operatore tv allontanato, poi la richiesta di identificare un giornalista. E’ accaduto oggi al consiglio comunale di Anzio (Roma), dove il presidente dell’assemblea Sergio Borrelli (Udc) ha messo in atto una censura senza precedenti. Soprattutto senza che il sindaco, consiglieri di maggioranza e opposizione, sentissero il dovere di spendere una parola.
Il presidente ha allontanato perché “non autorizzato” un operatore di Tele Pontina, colpevole solo di fare delle riprese dell’assemblea civica che fino a prova contraria è pubblica, poco dopo ha chiesto alle forze dell’ordine di identificare un collaboratore del quindicinale locale Il Litorale che era seduto tra il pubblico e stava facendo delle riprese con una macchina digitale.
Comportamenti assurdi con i quali si nega il diritto di informare, avvenuti nel totale e gravissimo disinteresse del resto dell’assemblea. Dobbiamo immaginare che ormai i giornalisti sono “scomodi” solo in quanto tali.
Per questo l’Associazione Stampa Romana stigmatizza il comportamento del presidente dell’assemblea e di chi non ha trovato modo di dire una parola sull’accaduto ed esprime massima solidarietà ai colleghi coinvolti.