“Istituzioni, forze politiche di tutti gli schieramenti, ministri della Repubblica, hanno, in questi mesi, riconosciuto il diritto dei giornalisti al rinnovo del contratto con la Federazione italiana editori giornali (Fieg), incredibilmente rifiutato dalla controparte da oltre 600 giorni.
“Ieri la Fieg ha respinto la sollecitazione del governo alla trattativa ed ha negato l’apertura del confronto con la Fnsi la quale ha, invece, dichiarato piena disponibilità senza pregiudiziali. “I giornalisti a cui viene applicato il contratto Fnsi-Fieg ed i liberi professionisti collaboratori delle testate associate alla Fieg rispondono alla incredibile provocazione con lo sciopero odierno. “La Fnsi chiede agli amministratori pubblici di aiutare questa battaglia democratica per normali relazioni sindacali tra le parti rinviando le conferenze stampa ed i comunicati programmati per oggi, mercoledì 15 novembre, ed ogni altra iniziativa che possa essere utilizzata da quegli editori che, malgrado i giornalisti delle redazioni dei loro giornali siano in grandissima maggioranza in sciopero, tentano di editare ‘giornali’ assemblati in qualche modo e che costituiscono un inganno nei confronti dei lettori”. Giovanni Rossi segretario generale aggiunto e Coordinatore del Dipartimento Uffici stampa della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi)