L'Assostampa del Friuli Venezia Giulia esprime forte perplessità nell'apprendere che la Provincia di Udine sta organizzando un "corso per addetti stampa di Comuni e associazioni". Il sindacato dei giornalisti fa proprie le preoccupazioni avanzate da colleghi del Coordinamento regionale precari, riguardo un'iniziativa poco chiara e dai tratti sicuramente discutibili.
I fatti: il 27 luglio la Provincia di Udine ha diramato un comunicato, con una sommaria descrizione del "corso per addetti stampa di Comuni e associazioni" e delle dichiarazioni del presidente Strassoldo. L'iniziativa, a frequenza gratuita e destinata a ripetersi, è dichiaratamente ideata "per formare il personale da mettere a disposizione della comunicazione degli Enti cui appartengono". Vari i fattori di perplessità e preoccupazione. Innanzitutto il fatto che un ente pubblico organizzi corsi per attività per le quali è prevista l'iscrizione a un Ordine professionale, senza che questo venga neppure accennato, né che tale Ordine appaia coinvolto. Ma soprattutto è grave che un corso per tale figura professionale sia genericamente "riservato al personale dei Comuni", quando la Legge nazionale n. 150 del 2000 stabilisce chiaramente che nelle pubbliche amministrazioni a assumere incarichi di addetti stampa possono oramai essere solo dei giornalisti iscritti all'Ordine, e non più personale senza tale specifica qualifica. Vero è che la Legge 150 è troppo volte disattesa, o non adeguatamente applicata, da troppe pubbliche amministrazioni delle più diverse collocazioni politiche. E che nel mondo dell'informazione entrano sempre più giovani a cui si prospettano sempre meno rispetto delle regole, delle norme deontologiche e dei ruoli professionali. Ma non sono queste buone ragioni per aggiungere a uno stato di cose già di per sé grave ulteriori elementi di confusione, come questo "corso per addetti stampa di Comuni ed associazioni" che suscita solo dubbi e preoccupazioni sui suoi possibili risvolti futuri.