L'Associazione della Stampa del Molise esprime «vicinanza al collega Enzo Luongo, alla sua famiglia e all'emittente Telemolise, per le scritte minacciose comparse questa mattina a Campobasso nei pressi della redazione centrale della televisione, dell'abitazione del giornalista e in diversi quartieri della città». È quanto si legge in una nota del sindacato regionale guidato dal presidente Giuseppe di Pietro.
«Luongo – spiega l'Assostampa – ha riportato in un servizio la testimonianza di quanto accaduto due sere fa, in Via Ferrari, in pieno centro del capoluogo, quando alcuni sostenitori del Campobasso Calcio, senza mascherina, hanno dato vita ad assembramenti e acceso fumogeni, rendendo la strada impraticabile e spaventando le persone presenti nella zona. Cori, minacce e comportamenti incivili perpetrati anche in presenza delle forze dell’ordine, accorse dopo la segnalazione».
Il sindacato dei giornalisti molisani «stigmatizza l'accaduto e sollecita il comune di Campobasso e le autorità a rafforzare la vigilanza a tutela dell'ordine pubblico e dell'incolumità dei cittadini», prosegue la nota.
«Auspichiamo che i responsabili degli accadimenti, soprattutto gli autori delle minacce nei confronti di Enzo Luongo e di Telemolise, siano identificati al più presto – sottolinea il presidente dell'Assostampa del Molise, Giuseppe di Pietro –. Nel caso di una eventuale contestazione penale, preannuncio che saremo parte del processo con la costituzione di parte civile».