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Turchia, giornalisti e attivisti chiedono verità  e giustizia per Jamal Khashoggi
Associazioni 02 Lug 2020

Caso Khashoggi, tweetstorm di Articolo21 per chiedere verità  e giustizia

L'iniziativa, promossa insieme con Fnsi e Usigrai, si tiene venerdì 3 luglio, dalle 11 alle 12 (ora italiana), in concomitanza con l'inizio del processo, a Istanbul, ai 20 cittadini sauditi accusati a vario titolo di aver preso parte all'omicidio dell'editorialista del Washington Post.

Un tweetstorm per chiedere #giustiziaperjamalkhashoggi in concomitanza con l'inizio del processo a Istanbul per l'omicidio dell'editorialista saudita del Washington Post. A promuoverlo Articolo 21, Federazione nazionale della Stampa italiana e Usigrai che, con i partner internazionali che si occupano di libertà di informazione, sin dal primo momento si sono mobilitati per chiedere verità e giustizia per Jamal Khashoggi con iniziative e sit-in davanti all'ambasciata dell'Arabia Saudita a Roma, organizzate insieme con Amnesty International Italia. I rappresentanti delle giornaliste e dei giornalisti del servizio pubblico avevano anche promosso la campagna di mobilitazione "Un Calcio Ai Diritti Umani" per chiedere che la partita di Supercoppa prevista in Arabia Saudita non si giocasse a Riad.

«Dal 3 luglio monitoreremo tutte le udienze che vedono imputati 20 funzionari e agenti dei servizi sauditi», scrive in un editoriale Antonella Napoli, componente dell'ufficio di presidenza di Articolo21 che ha seguito da osservatrice internazionale i processi ai colleghi turchi accusati di terrorismo.

«A seguito del nulla di fatto nei tribunali di Riad, il procedimento giudiziario turco rappresenta ora l'unica possibilità di tenere ancora viva una speranza di individuare e condannare i responsabili dell'uccisione di Khashoggi», prosegue Napoli.

La Corte si riunirà per la prima volta venerdì 3 luglio dalle 11 (ora italiana) nel Tribunale di Caglayan, a Istanbul. Sul banco degli imputati, in contumacia, 20 cittadini sauditi accusati di essere coinvolti a vario titolo nel rapimento, delitto e sparizione del giornalista entrato nel consolato dell'Arabia Saudita della metropoli sul Bosforo il 2 ottobre 2018 per non uscirne più.

«Il pubblico ministero ha accusato due ex funzionari di altro profilo di incitamento all'omicidio di Khashoggi e altri 18 imputati di aver compiuto "l'uccisione deliberata e mostruosa". Se condannati, la sentenza sarà di ergastolo», conclude Antonella Napoli.

@fnsisocial

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