"Ai numeri si risponde con i numeri. Per il settimanale l'Espresso 94 giornalisti in organico a Rainews24, il canale all news del servizio pubblico, sono troppi anche a fronte di un impegno effettivo e in diretta sulle 24 ore, anche a fronte di una missione editoriale che prevede una redazione internet attiva 24 ore su 24, una redazione Evelina, dedicata a immettere sul circuito internazionale dell'eurovisione i servizi e le immagini realizzate dai giornalisti di tutta la Rai".
È la replica del cdr di RaiNews 24, testata Rai chiamata in causa da un lungo servizio del settimanale dal titolo "L'orgia del potere", servizio sul numero di addetti dell'azienda radiotelevisiva pubblica. "Dunque - dice la nota del cdr - per l'autrice del servizio 94 giornalisti sono troppi anche paragonati ai 141 di Sky tg24 (lungi da noi l'idea che siano troppi per il lavoro che svolgono, anzi!), che produce, con risultati definiti eccellenti ma non meglio specificati, 39 edizioni del tg a fronte delle 42 trasmesse dall'all news del servizio pubblico". Solo che - tiene a sottolineare il sindacato interno della testata Rai diretta da Corradino Mineo - "oltre ai notiziari Rainews 24, il primo canale interamente digitale nato in Italia, produce giornalmente anche 6 rubriche quotidiane in diretta della durata variabile da 1 ora a 40 minuti, oltre 30 rubriche tematiche settimanali o quotidiane, rassegne stampa italiane ed estere e approfondimenti. Oltre naturalmente a garantire la copertura in diretta dei principali eventi italiani e internazionali. Siamo tanti per la collega dell'Espresso?". Se così fosse, "ci sorprende, anche perché riteniamo che la nostra redazione - che si accinge ad affrontare una nuova, complessa fase di digitalizzazione, con significativo aumento dei carichi del lavoro e una difficile trattativa con l'azienda sulle mansioni dei giornalisti, - vada integrata con figure complementari tecniche e impiegatizie anche per offrire ai telespettatori livelli di qualità dell'offerta in linea con la concorrenza. Sui contenuti competitivi lo siamo già". Il comunicato si chiude con "ci auguriamo per le redazioni interessate che il giudizio affrettato e decisamente sommario espresso dall'inchiesta dell'Espresso non venga fatto proprio dal gruppo editoriale della nota rivista". (AGI)