Il comitato di redazione del Tg2 - in una nota - esprime ''forte preoccupazione per l intervista al capo del partito dei 'pedofili' olandesi andata in onda nella puntata della rubrica '10 minuti' sulla pedofilia il 4 ottobre scorso''
Il cdr ricorda di avere chiesto un incontro urgente con il direttore, il giorno dopo la messa in onda della puntata, incontro - spiega il comitato di redazione - che avverra' ''solo lunedi 9 ottobre per motivi di salute del direttore''. In quella occasione verranno chieste spiegazioni anche sulla collocazione oraria della rubrica '10 minuti', ''che , come ci era stato comunicato, doveva andare in onda dalle 21.00 alle 21.10''. Ma, prosegue la nota - ''cosi non e', la rubrica va in onda prima e, in parte, si svolge nello spazio che gia' e' del telegiornale''. Il cdr, riguardo all'intervista del 4 ottobre, sostiene come ''argomenti del genere non possano essere trattati nella fascia oraria protetta a tutela dei minori''. ''Si tratta evidentemente - dice - di uno 'scivolone', che preoccupa ancor di piu' in quanto la puntata era stata preparata da tempo. Non e' comprensibile come tali argomenti possano essere trattati con tanta superficialita' e con cosi' poca sensibilita'. Non basta la puntata 'riparatrice' del giorno seguente, che faceva seguito ad una serie di proteste da parte di molte associazioni per la tutela dei minori. E' soltanto un ammissione di colpa. Puo' bastare alle associazioni ma non alla redazione''. Il documento del Cdr del Tg2 e' stato firmato da due dei tre componenti dell'organismo di rappresentanza sindacale (Marrazzo e Valeri) perche' Giovanni Alibrandi ha espresso invece la propria netta contrarieta'. ''Non mi sono astenuto sul documento diffuso dai colleghi Marrazzo e Valeri, ai quali ho espresso - spiega in una nota - la mia nettissima e motivata contrarieta'. Per logiche politiche e per tattiche pre-congressuali Usigrai che mi sfuggono, i due colleghi hanno voluto ad ogni costo sostenere l'insostenibile e cioe' che temi scottanti come la pedofilia non possano essere trattati durante la fascia oraria protetta, auspicando cosi' una sorta di silenzio stampa su vicende drammatiche quali potrebbero essere la storia della bimba bielorussa o come la notizia sui benefici per l'indulto in favore dell'assassino pedofilo Chiatti. Dopo la trasmissione del Tg2 sul partito olandese pro-pedofili, in cui si dava conto di proposte programmatiche definite dal tg2 agghiaccianti, la sera successiva si e' svolto un dibattito in diretta con esperti e dirigenti di associazioni di tutela dei minori, non per concordare censure (come preferirebbero Marrazzo e Valeri) ma per cercare assieme (giornalisti ed esperti) il linguaggio piu' idoneo per affrontare temi cosi scabrosi. Dispiace che il comunicato dei due colleghi rifletta propria quella superficialita' e poca sensibilita' che essi attribuiscono al nostro tg''. (ANSA)