Desta forti perplessità il bando del Comune di Piacenza che, attraverso una selezione pubblica, intende conferire un incarico a tempo determinato a un giornalista che dovrà diventare formatore dei colleghi che si occupano di cronaca nera e giudiziaria in città.
L'obiettivo esplicitato è di "veicolare dati e notizie corretti" sui temi della sicurezza ed evitare l'uso di “titoli ad effetto”, di immagini appiattite su stereotipi e pregiudizi, di scelte stilistiche che sembrano calcolate per provocare un disgusto 'oggettivo' nei lettori, dipingendo un fatto come problema, piaga o minaccia dell'ordine sociale.
La Federazione nazionale della stampa (Fnsi) e l'Associazione stampa dell'Emilia-Romagna (Aser) esprimono sconcerto di fronte a un'iniziativa che pare concepita per "addomesticare" o "imbavagliare" l'informazione su temi tanto importanti in ambito locale quali la cronaca nera e la sicurezza.
Ricordando che la formazione e la deontologia sono tematiche precipue dell'Ordine dei giornalisti e non delle istituzioni o della politica, il Sindacato dei giornalisti giudica profondamente offensivo un bando che presuppone l'incapacità dei colleghi piacentini di informare la cittadinanza con la correttezza e l'onestà richieste dalla nostra deontologia professionale.
La Fnsi e l'Aser invitano pertanto l'Amministrazione comunale di Piacenza a rimodulare gli obiettivi del progetto, concentrandolo sull'analisi della realtà piuttosto che sulla sua rappresentazione. Bologna, 30 gennaio 2014
POI IL SINDACO CI RIPENSA
Piacenza - “Pronti a rimodulare il bando”. Lo ha confermato il sindaco Paolo Dosi, parlando di “Io non ho paura”, l’iniziativa con la quale il Comune cerca un giornalista che a 9mila euro lordi per sette mesi dovrebbe occuparsi di “costituire un network fra modo dell'informazione locale e operatori della sicurezza, utile a veicolare dati e notizie corrette”, contestatissimo in rete e che ha visto varie prese di posizioni di colleghi anche su altre testate e di Aser (Associazione della stampa Emilia Romagna) e Fnsi (Federazione nazionale della stampa). “Offensivo, un’amministrazione non può insegnare il mestiere” hanno sottolineato i sindacati della stampa. “Sono stupito - ha esordito il primo cittadino - perché l’intento non era quello di fare ingerenza nell’attività dell’informazione. Rivedremo, già in giornata, le modalità di accesso al bando. Credo, comunque, sia stata data un’enfasi eccessiva per un’iniziativa che appariva rivolta a svolgere un percorso di ricerca e condivisione con i giornalisti stessi e per avere un occhio di attenzione per un tema sensibile come quello della comunicazione intorno a episodi che generano insicurezza nella popolazione. Nessuna ingerenza, perché crediamo di collaborare con l’informazione in modo trasparente” ha spiegato il sindaco ai microfoni di una radio locale. PIACENZA 31 GENNAIO 2014