Il censimento partirà a novembre: saranno raccolti dati su ruoli e funzioni di addetti, curricula, formazione, responsabili e uffici.
Un'analisi della situazione dei comunicatori in Lazio nelle amministrazioni centrali, territoriali, enti, società partecipate e delle innovazioni apportate dalla legge 150/2000. Per questo la Delegazione regionale dell'Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale attuerà uno studio approfondito e metterà nero su bianco i punti critici degli uffici di comunicazione pubblica. Il censimento partirà a novembre: saranno raccolti dati su ruoli e funzioni di addetti, curricula, formazione, responsabili e uffici. L'iniziativa è stata illustrata in anteprima agli Stati Generali della Comunicazione Pubblica in Italia e in Europa, svoltisi a Bologna, a Palazzo Re Enzo dal 6 all'8 ottobre. L'indagine conoscitiva verrà effettuata attraverso un questionario e servirà per disegnare una "mappa del personale e dei punti critici" degli uffici della comunicazione pubblica del Lazio. Spiegano Vincenzo Bisconti e Cristina Sanna, delegati della Regione Lazio dell'Associazione della Comunicazione Pubblica: "Occorre conoscere per agire, ed è esattamente questo che intendiamo fare con l'indagine che sta per essere avviata: sviscerare la realtà per poi analizzare lo stato di attuazione della legge 150/2000 e le ricadute organizzative e culturali". L'indagine, una volta completata, dovrà diventare una mappa conoscitiva nonché uno strumento operativo per identificare le migliori strategie, oltre che per conoscere i numerosi soci iscritti e i professionisti di settore. I risultati della ricerca saranno presentati in tutte le facoltà di comunicazione di Roma. Verrà anche pubblicato un fascicolo con tutti i dati, le analisi e i commenti.