«La violenza di genere continua a essere un tema di drammatica attualità, ce lo ricordano purtroppo le cronache quotidiane. Per vincere questa battaglia è necessario un cambiamento culturale che chiama tutti in causa, inclusi i mezzi di informazione e le istituzioni. Crediamo perciò sia doveroso promuovere nelle scuole, ma non solo, i contenuti del Manifesto di Venezia: l'approvazione unanime della mozione dell'Ufficio di presidenza è un segnale significativo». A dirlo è Bruno Pigozzo, esponente del Partito Democratico e vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, commentando il via libera all'unanimità alla risoluzione presentata insieme ai colleghi Roberto Ciambetti (Lega Nord), Massimo Giorgetti (Più Italia), Antonio Guadagnini (Siamo Veneto) e Simone Scarabel (M5S) con cui si chiede alla Regione l'adesione e sostegno al Manifesto di Venezia, il documento varato a Venezia nel 2017, nelle sale Apollinee del Teatro La Fenice, da Federazione nazionale della Stampa italiana, Usigrai, Sindacato giornalisti Veneto e associazione Giulia Giornaliste.
«Le parole, come le immagini, sono importanti. Nel contrastare la violenza sulle donne, evitando stereotipi, pregiudizi e cronache morbose, anche l'informazione svolge un ruolo di primo piano. Con la nostra risoluzione non vogliamo dare una semplice adesione formale, ma un sostegno effettivo, impegnando Giunta e Consiglio a diffondere sul territorio, e in particolare nelle scuole, il Manifesto di Venezia, facendo un'opera di sensibilizzazione sul linguaggio utile a prevenire qualsiasi forma di violenza di genere ma anche a contrastare le parole ostili, le parole di odio, le post verità, promuovendo incontri e dibattiti. È una battaglia di civiltà – conclude Pigozzo – che merita di essere combattuta».
PER APPROFONDIRE
Il testo della risoluzione adottata all'unanimità dal Consiglio regionale del Veneto e il testo del Manifesto di Venezia sono riportati sul sito web del Sindacato giornalisti del Veneto.