È online un’indagine pilota lanciata dal gruppo sui Digital Media della Federazione europea dei giornalisti (EFJ) che vuol mappare le condizioni di lavoro dei giornalisti che operano nei media digitali, anche per “influenzare il dibattito – si legge nella presentazione dell’iniziativa – in seno all’Unione europea in tema di Agenda digitale”. Il termine per la partecipazione, in origine fissato per il 21 settembre, è stato prorogato al 12 ottobre. I risultati dell’indagine, i cui dati sono raccolti in forma anonima, saranno pubblicati sui siti web dei sindacati dei Paesi partecipanti.
Il gruppo di specializzazione sui Digital Media della Efj ha
lanciato un’indagine pilota il cui intento è quello di mappare le condizioni di
lavoro dei giornalisti di Italia, Austria, Germania, Olanda, Regno Unito e
Spagna che operano nei media digitali. “L’idea alla base – si legge nella
presentazione del gruppo di lavoro – è quella di influenzare il dibattito in
seno all’Unione europea in tema di Agenda digitale, che nella sua forma attuale
non include le condizioni di lavoro e molte altre questioni di grande
importanza quando si tratta di digitalizzazione”.
Il questionario, rivolto sia a lavoratori dipendenti che a giornalisti
freelance, è composto da 19 domande che vanno da “Quali sono le fonti di
informazioni che usi nel tuo lavoro quotidiano” a “Quanto spesso ti capita di
allontanarti dall’ufficio per lavoro”, dal tipo di formazione che il
giornalista digitale segue per svolgere le sue mansioni quotidiane fino a quesiti sull’uso
dei social media nello svolgimento dell’attività lavorativa. Immancabile – in
chiusura – la domanda sul grado di soddisfazione per il lavoro svolto.
Possono partecipare sia giornalisti che lavorano in via esclusiva per media
online che operatori impegnati sia nei media tradizionali che nei nuovi media. Il
termine per la partecipazione, in origine fissato per il 21 settembre, è stato prorogato al 12 ottobre. I risultati dell’indagine, i
cui dati sono raccolti in forma anonima, saranno pubblicati sui siti web dei
sindacati dei Paesi partecipanti.
Chi volesse partecipare all’iniziativa trova qui il link al
questionario online.