Firmato l'accordo che porterà alla fusione delle tre società editoriali Olimpia, Perigrafe e Nuova editoriale Europa, con sede rispettivamente a Firenze, Milano e Roma. E' avvenuto ieri, nella sede di Confindustria a Firenze. L'atto fa seguito ad una serie di manifestazioni organizzate dai sindacati per sollecitare sia l'attenzione delle Istituzioni che i confronti con i vertici di Olimpia al fine di scongiurare la chiusura della sede di Sesto Fiorentino e la
conseguente dislocazione dei dipendenti in altre Regioni.
Olimpia è uno dei più importanti e storici marchi editoriali. E' presente sul territorio fiorentino fin dal 1939 e pubblica diverse riviste quali Diana, Caccia e pesca, Pescare e altre, ed ha 50 dipendenti fortemente preoccupati per il loro posto di lavoro. Il personale di Olimpia ha scioperato, ha manifestato in più occasioni, è andato fino ad Orbetello per far sentire la propria voce durante l'evento benefico "Pesca del Cuore"¯, iniziativa sponsorizzata da Olimpia e supportata anche dalla Regione Toscana. E, dopo gli incontri e l'interessamento della Regione Toscana, della Provincia di Firenze, dei comuni di Firenze e di Sesto Fiorentino, si è proceduto, ieri, alla stipula dell'accordo per la fusione delle tre Società Editoriali ed è stata confermata la disponibilità dell'azienda a proseguire fin dalla prossima settimana la trattativa con le Organizzazioni sindacali.
"La Società dovrà definire una ristrutturazione da condividere con le rappresentanze sindacali per la tutela del personale attualmente occupato e costituito da giornalisti,
grafici, redattori, pubblicitari, ed altre figure professionali", afferma Fosco Malanchi, Segretario Regionale Fistel-Cisl. "La questione -continua Malanchi- è dunque ancora
aperta, previsti ammortizzatori, cassa integrazione e riassetti organizzativi. Auspichiamo che gli amministratori regionali, comunali e la società facciano ancora la loro parte per
custodire e potenziare questa rilevante realtà della nostra regione e per evitare l'ulteriore indebolimento del tessuto produttivo locale". (AGI)