Il giudice del lavoro del Tribunale di Grosseto, Giuseppe Grosso, ha reintegrato nel posto di lavoro il collega Carlo Vellutini, fiduciario di redazione di Tv9 Telemaremma e condannato l'editore al pagamento di tutti gli stipendi arretrati e dei contributi, accogliendo totalmente il ricorso contro il licenziamento, sostenuto anche dalla Federazione Nazionale della Stampa e, concretamente, con il sostegno legale, dall'Associazione stampa Toscana. Il sindacato non può che esprimere profonda soddisfazione per questa ordinanza che, a suo modo, conferma il divieto di licenziamento di organi sindacali nell'esercizio delle loro funzioni.
Quella di Vellutini è stata un'odissea durata circa un anno e mezzo: venne licenziato nel luglio 2018 solo per aver segnalato all'Associazione Stampa Toscana che l'editore aveva scavalcato il direttore responsabile della testata, attribuendo personalmente orari di lavoro e incarichi di servizio. Dopo la lettera del presidente dell'Ast, Sandro Bennucci, che lo invitava a ripristinare la correttezza legale e contrattuale, l'editore reagì licenziando Vellutini. Da quel momento è cominciata una lunga battaglia, segnata da un primo reintegro del fiduciario di redazione nel posto di lavoro, seguita da un nuovo licenziamento. In fase di giudizio, l'editore era perfino arrivato a negare che Vellutini fosse il sindacalista eletto dalla redazione, cosa che, davanti al giudice, è stata confermata dalla deposizione del presidente Ast, Bennucci, ammesso come testimone nonostante l'opposizione dei legali dell'editore.
Fnsi e Ast, che hanno sempre manifestato piena fiducia nella magistratura, ringraziano l'avvocato Pierluigi D’Antonio per la preziosa assistenza professionale a Vellutini, e si rivolgono alla Regione Toscana affinchè, in relazione al bando che ha concesso contributi all'emittenza regionale per il 2019, valuti l'eventuale applicazione di ciò che il bando stesso prevede in determinati casi.
Ed ecco l'estratto dell'ordinanza del giudice del lavoro Giuseppe Grosso, emessa in data 31 ottobre 2019:
"Il Tribunale, sulla domanda proposta da Carlo Vellutini, così provvede:
– accertata la nullità del licenziamento intimato a Carlo Vellutini con lettera del 26 settembre 2018, ordina a Telemaremma S.r.L., in persona del legale rappresentante pro tempore, di reintegrare il ricorrente nel posto di lavoro con assegnazione a mansioni riconducibili al livello di inquadramento;
– condanna Telemaremma S.r.L. al pagamento, in favore del ricorrente, delle retribuzioni, commisurate all’ultima retribuzione globale di fatto, che lo stesso avrebbe percepito dal giorno del licenziamento a quello dell’effettiva reintegrazione nel posto di lavoro, oltre ad interessi al tasso legale sui singoli ratei via via rivalutati (secondo gli indici I.S.T.A.T. dei prezzi al consumo per le famiglie di impiegati ed operai) dalla data delle rispettive scadenze al saldo;
– condanna Telemaremma S.r.l al versamento dei contributi assistenziali e previdenziali dal momento del licenziamento al momento dell'effettiva reintegrazione". (Da assostampa.org)