Un pacchetto di dieci giorni di sciopero affidato al Cdr. Lo ha deciso l'assemblea dell'Agi "alla luce - si legge in un comunicato - delle ricorrenti e circostanziate notizie di stampa, non smentite dagli interessati, su una trattativa in corso per un progetto di fusione con Radiocor".
L'assemblea dell'Agi "chiede all'Editore di fare chiarezza al più presto sia sulle prospettive della testata sia sulle ricadute complessive che tale operazione avrebbe. "L'Assemblea dell'Agi, ascoltata la relazione del Cdr sul confronto in atto da mesi per l'apertura dello stato di crisi, respinge all'unanimità la proposta presentata unilateralmente dall'Editore".
"Imprescindibile - si legge ancora nel documento _ l'assunzione dei colleghi precari (in tempi rapidi e chiaramente definiti, nel rispetto degli -mpegni già assunti, la difesa della dignità professionale ed economica degli eventuali prepensionandi, la presentazione di un piano editoriale che sostanzi la richiesta dello stato di crisi".
Sono queste, secondo i redattori dell'Agi , "le condizioni per proseguire qualsiasi
confronto sulla riorganizzazione della testata e sull'eventuale piano di prepensionamenti, che farebbe seguito a quello già attuato nel quadriennio 2005-2008".
In una nota, l'azienda prende atto del comunicato dell'assemblea e annuncia "che procederà, nell'attuale fase di criticità del settore editoriale, a mettere in atto tutte le azioni necessarie a difendere il valore della società".