“Cari lettori, domani (oggi, ndr) il vostro giornale non sarà in edicola per uno sciopero proclamato dalla redazione della Gazzetta di Mantova. Una forma di protesta così forte, specie di questi tempi, ha una precisa giustificazione: vuole essere una denuncia di quanto sta accadendo in questo periodo all’informazione.
Nella nostra redazione ci troviamo di fronte al terzo taglio di organico (redattore pensionato e non sostituito) nel giro di breve tempo.
Le nostre richieste di reinvestire almeno parte dei risparmi
ottenuti con questa operazione (in una sostituzione anche a tempo determinato,
in un dettagliato impegno finalizzato a preservare i collaboratori strategici,
ormai essenziali per garantire l’informazione nella qualità e nella capillarità
che contraddistinguono la Gazzetta) non hanno avuto esito. Dunque, ci troviamo
con sempre meno persone a fronte di carichi di lavoro che, per il quotidiano
cartaceo, restano gli stessi. Se poi consideriamo che l’impegno quotidiano
richiesto è raddoppiato per la necessità di sviluppare l’informazione sul web,
l’inevitabile conseguenza sono difficoltà sempre più insormontabili nel fare il
nostro lavoro. Non solo. Ci sentiamo preoccupati per il futuro della
nostra professione. Perché al momento l’unico intervento con il quale l’azienda
risponde alla crisi di ricavi è il taglio dei costi e delle persone. Non può
bastare. Riteniamo per questo sia non più rinviabile un confronto approfondito,
a livello di gruppo, tra giornalisti e azienda, sulle concrete prospettive dei
nostri giornali, sui piani di investimento e sulle strategie non solo per
sviluppare il web, ma anche per garantire la sopravvivenza e la fattibilità
dell’edizione cartacea anche nei prossimi anni, in presenza di organici ormai
sotto la soglia del minimo”.