Al Teatro La Fenice di Venezia, nelle Sale Apollinee, il prossimo giovedì 3 maggio, si svolgerà l’11esima Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafie e terrorismo, manifestazione promossa dall’Unione nazionali cronisti italiani in collaborazione con il Sindacato giornalisti del Veneto e con l’Ordine dei giornalisti del Veneto. La manifestazione è stata inserita nella formazione professionale ed avrà inizio alle ore 9,30.
Introdurrà i lavori, dopo i saluti delle autorità, la segretaria del Sindacato giornalisti del Veneto, Monica Andolfatto. «Senza memoria non c’è esperienza – sottolinea Andolfatto – senza memoria non c’è storia, senza memoria non c’è presente e non c’è crescita umana, sociale e professionale. Ecco perché sono grata all’Unione cronisti per avere ideato questa iniziativa e per continuare a promuoverla. L’XI edizione della Giornata sarà un’occasione non solo per ricordare i colleghi che sono stati ammazzati o feriti perché non hanno piegato la schiena, ma anche per sensibilizzare sull’importanza di una informazione libera e indipendente qualche presupposto irrinunciabile di un processo realmente democratico».
«Il messaggio che viene raccolto e lanciato da Venezia – conclude la segretaria del Sindacato Giornalisti del Veneto – è che l’informazione è un patrimonio di tutti, un bene pubblico, che come tale va difeso e valorizzato con il contributo non solo dei giornalisti, ma anche delle Istituzioni a ogni livello e di ogni singolo cittadino. Occorre far sentire meno soli i famigliari di chi non c’è più ma anche i colleghi che sono minacciati e che sono costretti a vivere senza scorta. E questo è possibile solo mostrando, lasciando traccia, parlando, discutendo: il senso vero della Giornata della Memoria».
Il 2 maggio, alle 16,30 sempre a Venezia, i cronisti ricorderanno la guardia giurata Franco Battagliarin davanti alla ex sede del quotidiano Il Gazzettino che costituiva l’obiettivo degli attentatori. Aveva 49 anni Battagliarin, il 21 febbraio 1978, quando fu ucciso dall’esplosione di un ordigno.
L’Unione cronisti ricorderà anche i giornalisti feriti in attentati ad opera della criminalità organizzata e di formazioni terroristiche tra cui Antonio Garzotto, cronista di giudiziaria del “Mattino di Padova” che all’epoca era in forza alla redazione padovana del “Gazzettino”. Garzotto venne gambizzato dai terroristi dell’Unione comunisti combattenti il 7 luglio 1977 ad Abano Terme in provincia di Padova.
PER APPROFONDIRE
Qui il link al programma della Giornata.