I comitati di redazione del Piccolo e del Messaggero Veneto si sono riuniti nella sede dell’Assostampa del Friuli Venezia Giulia, presenti il presidente Carlo Muscatello e il segretario Gianni Martellozzo, per fare il punto della situazione dell’Editoriale Fvg. Dopo un ampio dibattito è stato deciso di chiedere alla proprietà il Piano industriale, documento sollecitato anche in altre circostanze, in particolare dopo l’annuncio verbale dell’accorpamento dei centri stampa con soluzioni anche al di fuori della regione.
I Cdr sono molto preoccupati dall’ipotesi ventilata che comporterebbe la chiusura anticipata dei giornali, facendo venir meno la capacità di copertura completa e dettagliata del notiziario locale, danneggiando pertanto i nostri lettori. Inoltre, se corrispondesse al vero la notizia di un unico centro stampa a Padova, ci sarebbero forti contraccolpi anche dal punto di vista occupazionale per le due tipografie, in particolar modo per il settore rotative. Accorpamento che comporterebbe anche un inevitabile deprezzamento delle due testate. Senza poi dimenticare i danni che indirettamente deriverebbero dalla lontananza del centro stampa dal luogo di diffusione (in alcuni casi oltre duecento chilometri), nel momento in cui Autovie Venete sta avviando i lavori per la realizzazione della terza corsia sull’autostrada A4. Cantieri che comporteranno la chiusura dell’arteria per notti intere, questo significherebbe non trovare i giornali in edicola. In accordo con l’Assostampa del Friuli Venezia Giulia i Cdr hanno deciso di continuare a mantenere alta l’attenzione, riservandoci di individuare tutte le iniziative necessarie ed opportune per fronteggiare l’emergenza, al fine di difendere gli organici delle due testate, sia per quanto riguarda il numero dei giornalisti, ma anche per tutti gli altri addetti, compresi i collaboratori esterni che, ora più che mai, contribuiscono alla realizzazione dei giornali con prestazioni che spesso sono sottopagate. Su questo tema sono state anche coinvolte le massime istituzioni regionali, a partire dalla presidenza della Giunta, ma attestazioni di solidarietà sono arrivate in maniera bipartisan anche con interrogazioni parlamentari. Ci sono da registrare anche mobilitazioni spontanee da parte dei sindacati degli edicolanti, delle organizzazioni sindacali di categoria in difesa del personale poligrafico che in questo momento sono coloro che più rischiano il posto di lavoro. I Cdr fin d’ora respingono le ipotesi di sinergie selvagge che, che comporterebbero la creazione di intere pagine comuni "bloccate" provenienti da altre redazioni del Gruppo, rischiando in tal modo di minare le diverse identità delle due testate che sono ben radicate nei reciproci territori. Tagli e accorpamenti non giustificati da un quadro economico-finanziario decisamente positiv il bilancio 2008 si è chiuso con un attivo di oltre 6 milioni di euro.
L’Assostampa Friuli Venezia Giulia
Il cdr del Piccolo
Il cdr del Messaggero Veneto