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Contratti 16 Dic 2006

Ieri Repubblica e tutti gli altri quotidiani del gruppo Espresso-Finegil-Ellemedia non erano in edicola. La Fnsi esprime piena solidarietà e chiede al governo di "Fare la sua parte convocando i tavoli di confronto"

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: "La Segreteria della FNSI esprime piena solidarietà alle giornaliste ed ai giornalisti delle aziende editoriali che hanno deciso azioni di sciopero per protesta contro la trattenuta della quota delle astensioni nazionali dalla tredicesima mensilità

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: "La Segreteria della FNSI esprime piena solidarietà alle giornaliste ed ai giornalisti delle aziende editoriali che hanno deciso azioni di sciopero per protesta contro la trattenuta della quota delle astensioni nazionali dalla tredicesima mensilità

Per queste ragioni, e per le difficili relazioni sindacali, oggi il quotidiano "la Repubblica" e gli altri quotidiani del gruppo non saranno (erano domenica n.d.r.) in edicola per uno sciopero nazionale dell'intero gruppo "l'Espresso". La circolare della Fieg relativa alle trattenute per gli scioperi, in verità, ha trovato applicazione soltanto in alcune aziende che hanno assunto una posizione oltranzista non solo nei confronti della vertenza contrattuale con la FNSI ma anche verso i propri comitati e i fiduciari di redazione. Una situazione che divide oggettivamente il fronte degli editori (una maggioranza che non ha applicato la circolare FIEG e una minoranza che lo ha fatto) e che rischia di devastare il settore dell'editoria quotidiana e periodica e oiù in generale il sistema della comunicazione italiana. Una responsabilità che pesa sugli editori più "duri" ma anche sulla stessa Fieg che mantiene una posizione di netta chiusura. L'unica strada possibile è, a questo punto, l'avvio del negoziato contrattuale (finora negato dalla Fieg) su tutti i punti delle due piattaforme e sulla previdenza dell Inpgi, la ripresa del dialogo nelle aziende ed a livello nazionale, il rispetto delle regole e delle prassi consolidate. Lo scontro epocale a tutti i livelli non serve a nessuno e l'intero mondo dell'informazione paga le conseguenze della ostinazione di pochi. La FNSI conferma lo sciopero dei giornalisti delle televisioni e delle radio di lunedì e martedì e le giornate di sciopero senza preavviso negli altri settori quotidiani. Il Governo deve fare la sua parte fino in fondo convocando i tavoli di confronto annunciati dal Ministro del Lavoro e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Editoria. La Fnsi vi parteciperà senza pregiudiziali e con spirito costruttivo".

@fnsisocial

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