"Il Comitato di redazione del Messaggero Veneto esprime forte preoccupazione per quanto sta accadendo nelle ultime settimane con disguidi e disservizi che mettono a rischio il lavoro quotidiano dei giornalisti, della tipografia e di tutti i dipendenti dell’azienda.
Dal 21 marzo il giornale più importante del Friuli è stampato nel centro tipografico di Gorizia assieme a Il Piccolo. Da allora stiamo registrando numerose difficoltà tecniche che causano allarmanti ritardi nella diffusione del Messaggero Veneto. Il giornale – e i nostri lettori ne sono i testimoni – giunge in edicola, spesso, con notevoli ritardi, tanto da causare la perdita di migliaia di copie. Ritardi che si stanno verificando anche nella consegna delle copie in abbonamento. Un’azienda editoriale che punta al rafforzamento della leadership in Friuli Venezia Giulia proprio attraverso il Messaggero Veneto, primo giornale della regione per vendite, storia e per penetrazione nel territorio, non può lasciare la diffusione alla casualità. La redazione del Messaggero Veneto ha accettato di firmare l’accordo con l’azienda per il passaggio al tabloid con l’obiettivo – e la promessa – di puntare a un miglioramento della testata e del prodotto offerto alle migliaia di lettori del Friuli Venezia Giulia. Ed è convinta che gli sforzi dei giornalisti stiano andando in questa direzione. Ciò che ci preoccupa è, invece, il progressivo impoverimento della struttura. Il Messaggero Veneto non ha quasi più uffici interni: dalla diffusione alla gestione del personale, dal centro elaborazione dati ai più importanti settori amministrativi che sono stati trasferiti a Trieste. Per una presenza seria, quotidiana e garantita del giornale in un territorio vasto e complesso come quello del Friuli - che comprende le province di Udine, Pordenone e Gorizia - non è accettabile non mantenere in loco una fondamentale struttura impegnata a seguire, ora per ora, la diffusione e la consegna dei giornali. La mancata o ridotta vendita del giornale mortifica la professionalità e l’impegno di un’intera redazione oltre, evidentemente, a causare il calo degli introiti per le deludenti vendite e per l’incertezza percepita dagli inserzionisti pubblicitari. Tagli e piani di risparmi non possono essere ulteriormente accettati e subìti dalla redazione se poi manca la necessaria attenzione nella diffusione del giornale. Il comitato di redazione chiede all’azienda un immediato intervento per consentire al Messaggero Veneto di confermarsi nel ruolo di leader e una maggiore attenzione durante le fasi di realizzazione del giornale, sia per quanto riguarda la stampa e la distribuzione sia per quanto riguarda i mezzi informatici in redazione, perché - a distanza di settimane dalla partenza del nuovo sistema editoriale - permangono ancora disagi tecnici e ci sono perfezionamenti da apportare al sistema con particolare riferimento alle redazioni decentrate. Il Cdr, a nome dell’assemblea dei redattori del Messaggero Veneto, chiede un urgente impegno all’editore, riservandosi altre azioni sindacali prese in accordo con la redazione. Una scelta obbligata a tutela della nostra professionalità, a garanzia dell’impegno degli edicolanti, e nel rispetto degli abbonati, anche di quelli che preferiscono il web, e soprattutto dei tanti lettori che ogni giorno scelgono il Messaggero Veneto in edicola e che vorrebbero continuare a farlo, senza ostacoli di sorta".