«Come può un giornalista, diventato parte in causa in un progetto con rilevanti ricadute economiche sul territorio, rispettare l'obbligo professionale di essere e apparire libero e indipendente?». Se lo chiedono Ordine e Sindacato dei giornalisti del Veneto e del Friuli Venezia Giulia in relazione alla notizia, diffusa oggi da alcuni quotidiani, che il direttore del Gazzettino, Roberto Papetti, dal giugno del 2019, è entrato in qualità di socio nel consiglio di amministrazione della neo costituita "Ponte della libertà srl", società di sport business intenzionata a realizzare il nuovo stadio di Venezia.
«Un direttore di giornale – commentano i rappresentanti dei giornalisti di Veneto e Friuli Venezia Giulia – è garante dell'autonomia e indipendenza della testata, della sua credibilità e autorevolezza: partecipare ad una società con fini commerciali assieme a soggetti pubblici e privati, imprenditori e amministratori del territorio è potenzialmente lesivo dell'immagine di autonomia e indipendenza del giornale da lui diretto e dei giornalisti che vi lavorano. E non è questione di gratuità dell'incarico, ma di compatibilità tra ruoli e funzioni diverse e di possibile conflitto tra il dovere deontologico di informare i propri lettori e gli interessi economici della società amministrata e dei relativi soci che operano anche in altri settori».