“L'Associazione siciliana della stampa contesterà in sede di opposizione la tesi sostenuta dal giudice del lavoro della mancanza di un rapporto subordinato dei 21 giornalisti dell'ufficio stampa della presidenza e la Regione siciliana. Una tesi che nemmeno l'Avvocatura ha potuto sostenere in giudizio perché smentita dal pieno recepimento del contratto di lavoro giornalistico e dalla sua piena applicazione sanciti da una delibera di Giunta e poi seguiti da una contrattazione di secondo livello.
Tuttavia - nelle more della definizione delle posizioni dei singoli giornalisti licenziati con i 21 ricorsi già attivati, il presidente Crocetta avrà adesso l'obbligo morale e politico di attivare la selezione concorsuale per il suo ufficio stampa.
Se Crocetta - come dice - vuole rompere con i sistemi del passato, si affidi ai concorsi pubblici, facendo prevalere la trasparenza e i meriti professionali. Se invece, come ha già iniziato a fare, procederà col sistema degli incarichi ‘ad personam’ e con le consulenze, confermerà che nulla è cambiato. Darà la certezza che i 21 licenziamenti da lui decisi hanno avuto solo una motivazione politica e che anche i rinnovatori (come lui si definisce) scelgono la strada del clientelismo e della tutela degli interessi di parte.”
SICILIA: GIORNALISTI UFFICIO STAMPA REGIONE LICENZIATI, RIGETTATO RICORSO ASSOSTAMPA
IL GIUDICE DA' RAGIONE AL GOVERNATORE CROCETTA
Il giudice del lavoro del Tribunale di Palermo ha rigettato il ricorso presentato dall'Assostampa Sicilia e dalla sezione provinciale dell'Assostampa Palermo contro il licenziamenti dei 21 giornalisti dell'Ufficio stampa della Regione Sicilia.
I 21 capiredattori, assunti sei anni fa dall'allora governatore Salvatore Cuffaro, sono stati licenziati a novembre dal presidente della Regione Rosario Crocetta. Nel provvedimento il giudice del lavoro Pignataro afferma il principio secondo cui i rapporti che si instaurano tra il presidente e i giornalisti dell'Ufficio stampa "è un rapporto fiduciario e quindi può revocarlo in qualsiasi momento". (PALERMO, 10 GENNAIO - ADNKRONOS)